25 Settembre 2008

Il Codacons: il governo ordini ispezioni in tutti i ristoranti gestiti da cinesi in Italia

I Nas a Firenze, Prato, Ascoli Piceno, Roma e Bari, ma i cibi non erano contaminati

 Ancora sequestri di prodotti alimentari provenienti dalla Cina da parte dei carabinieri per la tutela della salute Nas a Firenze, Prato, Ascoli Piceno, Roma e Bari. Sino a ieri però, precisano i Nas, non sono state rilevate tracce di melamina, mentre i controlli preventivi sono stati estesi all’intera filiera distributiva. "In attesa degli esiti delle analisi in atto da parte dei laboratori accreditati affermano i Nas in una nota i controlli preventivi sono stati estesi all’intera filiera distributiva, dai depositi all’ingrosso fino alle rivendite locali". Gli alimenti finora oggetto di controllo, si precisa, "non prsentano melamina o altri contaminanti pericolosi per la salute pubblica, ma risultano irregolari per violazioni di carattere amministrativo". Questi i sequestri effettuati. In provincia di Firenze e Prato, i Nas hanno sequestrato 650 confezioni di biscotti a base di uova di provenienza cinese. In provincia di Ascoli Piceno, i Nas hanno posto un vincolo su 50 confezioni di conserve di frutta e prodotti dolciari al latte. A Roma sono stati bloccati oltre 100 kg di carne suina e avicunicola, 3.200 uova di anatra e oltre 1.200 confezioni di biscotti, alimenti importati illegalmente in Italia. A Bari, i Nas hanno sequestrato 90 kg di alimenti vari e 140 confezioni di latte cinese, contenuto in lattine da 250 cc, alcune delle quali, per forma ed aspetto esterno, potevano essere riconducibili ai contenitori di bibite gassate. Sul fronte dei consumatori, interviene il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, dopo le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute Francesca Martini, che ha parlato di un margine di rischio per i ristoranti cinesi. "Se il sottosegretario ritiene che vi siano rischi per la salute connessi ai ristoranti cinesi ha affermato Rienzi allora deve intervenire e prendere provvedimenti a tutela dei cittadini". "Chiediamo alla Martini ha aggiunto Rienzi di inviare i Nas nei ristoranti cinesi di tutta Italia, per verificare se nel cibo somministrato al pubblico vi siano alimenti contenenti latte cinese contaminato dalla sostanza tossica, e valutare, qualora lo ritenesse necessario e qualora vi siano i presupposti, anche provvedimenti più incisivi come la chiusura momentanea degli esercizi a rischio". La Coldiretti, dal canto suo, rileva che la Cina è il Paese che ha ricevuto dall’Ue il maggior numero di notifiche per l’esportazione di prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, salmonella e additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge. Queste le conclusioni della Relazione sul sistema di allerta per alimenti e mangimi nel 2007, in riferimento allo scandalo del latte contaminato dalla melamina, un composto usato nella plastica e nei prodotti di pulizia.
 

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