9 Giugno 2010

Il Codacons ha contestato le dichiarazioni del procuratore di Nocera Inferiore

Il Codacons ha contestato le dichiarazioni del procuratore di Nocera Inferiore, Gianfranco Izzo, il quale parlando del ritrovamento del neonato rapito in ospedale ha detto che «sono centinaia i sistemi di videosorveglianza che pur essendo installati in Italia non sono attivi». Era un modo per sottolineare che, realisticamente, non si tratta di un caso tanto sorprendente. «Ci pare errato minimizzare il mancato funzionamento delle telecamere di sorveglianza del nosocomio, soprattutto se si considera che, se queste fossero state correttamente attivate, probabilmente si sarebbe evitato il rapimento o risolto in modo più veloce il caso, risparmiando tanta sofferenza ai parenti del neonato», afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi. «È sbagliato affermare – aggiunge – che in Italia sono molti i sistemi di videosorveglianza non attivi, perché così si rischia di legittimare un malcostume italiano. Al contrario – conclude Rienzi – il procuratore dovrebbe avviare indagini nei confronti di chi aveva il compito di garantire il funzionamento delle telecamere, verificando eventuali omissioni».

 
 
 

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