Il Codacons: due esposti sui premi comunali
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- Il Messaggero
Un esposto alla Corte dei conti e all’Anac «per ottenere la sospensione del provvedimento» con cui il Campidoglio ha erogato premi per 36 milioni di euro ai suoi dipendenti, «per le prestazioni e la qualità dei servizi erogati». Il Codacons annuncia quest’iniziativa contro la recente decisione dell’amministrazione comunale: «La misura è davvero colma, e siamo ormai alla fiera dell’assurdo – sottolinea l’associazione – Per parlare di “servizi efficienti” a Roma, infatti, serve una dose notevole di distacco dalla realtà: solo qualche giorno fa l’authority sulla qualità dei servizi pubblici ha infatti pubblicamente riconosciuto che la caduta di tutti i servizi forniti dal Comune nella percezione dei cittadini è continua e nell’ultimo quinquennio dimostra che nulla o poco è cambiato: rifiuti, parcheggi, mobilità, pulizia». Per questo il Codacons chiederà di «bloccare il provvedimento,e così fare in modo che i cittadini di Roma non debbano ingoiare l’ennesimo boccone amaro da parte di una giunta che ha fatto il pieno di promesse e il vuoto in termini di risultati». E il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, definisce «inaccettabile l’idea di distribuire un premio ai dipendenti di Roma Capitale». LA REPLICA Sulla vicenda era intervenuto l’assessore capitolino al personale, Antonio De Santis, negando che quei fondi siano un “premio” ai lavoratori: «Si tratta di una quota di stipendio riconosciuta al personale non dirigente nell’ambito di quel “salario accessorio” che è previsto dalla legge – spiega De Santis – Tale integrazione, per contratto, non è corrisposta in base all’indice di gradimento dell’amministrazione ma al raggiungimento di obiettivi assegnati alle oltre 50 strutture organizzative in cui si articola Roma Capitale”.
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