Il Codacons contro i giovani tassisti "Corse lunghe, non conoscono Roma"
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fonte:
- la Repubblica
«Mi porti a piazza Madonna dei Monti per favore». Il tassista ventenne, capelli rasati, orecchino e gomma in bocca, non si gira nemmeno. «Dove sta signò?» e comincia a digitare l´indirizzo sul Tom tom. La cliente trasecola. «Non conosce il rione Monti? Ma da quanto tempo fa il tassista?. E l´altro: «Da un anno. Ma cammino solo col navigatore. Per me Monti o Centocelle è uguale… «I giovani tassisti della capitale non conoscono la città, non le stradine o la periferia ma i quartieri principali, le vie dei rioni storici, le belle strade alberate che portano ai colli. Un salto generazionale rispetto ai tassisti che dal dopoguerra in poi, immortalati da Alberto Sordi, conoscevano la città a menadito, che la decantavano ai turisti in un inglese maccheronico, che si facevano un vanto di accompagnare chiunque dovunque. Ora non è più così. Le corse costano di più solo perché il tassametro scatta di pari passo col parlare meccanico del navigatore, lento e con percorsi più lunghi. Bandite ormai le scorciatoie, i vicoli e le stradine che tagliano la capitale, che portano più in fretta da una parte all´altra della città, una conoscenza fatta negli anni, il vero patrimonio personale di ciascun tassinaro, l´oro del mestiere che solo lui possiede. E ora questo nodo è venuto al pettine. Turisti e cittadini si sono ribellati: non denunce ma una pioggia di segnalazioni sulla "lentezza da navigatore e sul caro corsa" inviate alle varie associazioni dei consumatori e infilate nella buca dei disservizi della stazione Termini. Solo il Codacons, da gennaio a dicembre 2011, ne ha ricevute circa 2000. «Il problema è semplice – spiega Nicola Di Giacobbe, segretario generale Unitaxi Cgil – non c´è più la "coppella" il comune l´ha vietata e allora il vecchio autista non insegna più il mestiere a chi comincia». Ma che chi è la "coppella"? «Si chiamava così l´accompagnatore del giovane tassista che iniziava continua Di Giacobbe -. Stava accanto a lui e gli svelava tutti i segreti del lavoro. Il Comune poi lo ha vietato, per motivi assicurativi, di tassametro, di regolamento comunale che non prevede che accanto al tassista ci possano essere un´altra persona. Inoltre non è previsto l´inserimento e la conoscenza della città. I tassisti dovrebbero fare corsi di toponomastica, di storia e di lingua inglese. E un periodo obbligatorio di affiancamento». E Carlo Rienzi, presidente del Codacons va oltre: «Abbiamo chiesto al comune un call center con un traduttore multilingue, anche se qualcuno si sente male. Ma niente».
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