Il Codacons: «Con la casa al massimo ci rimettono i soliti noti: i più poveri»
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fonte:
- La Provincia di Lecco
«Che si abbassi la Tari è sicuramente positivo, ma se dalla parte opposta si alza la Tasi fino quasi al massimo, si perdono i benefici e il rischio è che a rimetterci siano le categorie già più svantaggiate».Esordisce così Mauro Antonelli, responsabile del Codacons per Lecco. La premessa è generale: «Da sempre diciamo che a mandare le famiglie sul lastrico è stato anche il fatto che negli ultimi vent’ anni si sono abbassate le imposte calcolate progressivamente sulla reale capacità economica, mentre quelle calate indifferentemente sulla testa e sulle tasche dei cittadini ricchi come dei poveri sono aumentate. Questo ha finito per impoverire anche il ceto medio. Questa cosa non può andare avanti: bisogna ridare alle famiglie la capacità di spesa per rilanciare consumi ed economia». Il periodo della campagna elettorale suggerisce ad Antonelli una considerazione ulteriore. «Tutti i candidati sindaci dovrebbero dire come intendono comportarsi con la Tasi, visto che è una tassa che rischia di incidere davvero molto sulle famiglie e che tanti Comuni decideranno solo dopo il voto».Infine, entra nel merito delle due nuove tasse che compongono la Iuc. «E’ positivo che il prelievo sui rifiuti diminuisca, ma la Tasi al 3,2 per mille è una mazzata. Almeno avrebbero dovuto prevedere la detrazione di 200 euro che c’ era con la vecchia Imu o differenziare in relazione alla rendita catastale». «Certo – conclude il referente provinciale del Codacons -, il Comune ha cercato di modulare la tassa per favorire i meno abbienti, ma sostanzialmente pagheranno di più rispetto alla vecchia Imu, soprattutto i più poveri. Secondo le nostre simulazioni, con un’ aliquota Tasi al 2,5 per mille tutti coloro che hanno una rendita catastale sotto i 793 euro finiranno per pagare di più, senza detrazioni». n C. Doz.
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