13 Gennaio 2006

Il Codacons chiede di annullare i voli con Istanbul

EMERGENZA AVIARIA Fao: in Turchia il virus dei polli potrebbe diventare endemico

Il Codacons chiede di annullare i voli con Istanbul, mentre l`Ue propone un decalogo di comportamento “

Due persone colpite da virus H5N1 sono morte in Cina portando così a cinque il numero di decessi per influenza aviaria. Lo riferisce l`Organizzazione mondiale per la Sanità. Una bambina di dieci anni è morta il 16 dicembre e un uomo di 35 il 30 dicembre, secondo quanto reso noto dal portavoce dell`Oms, Roy Wadia, citando il ministero della Salute cinese. Mentre la Fao lancia l`allarme per l`Europa: la malattia potrebbe diventare endemica in Turchia, e diventare un potenziale pericolo per i Paesi vicini. TURCHIA: ALLARME PER I CONFINANTI “Il virus potrebbe diffondersi nonostante le misure di controllo già prese“, ha detto Juan Lubroth, esperto Fao di salute animale. “Se non si riuscirà ad isolare i luoghi dove il virus aviario è al momento presente vi sarà un`esposizione al virus degli esseri umani e degli animali ancora maggiore“, ha aggiunto. Gli scienziati temono che il virus dei volatili, mescolandosi con quello della normale influenza all`interno di un organismo umano, possa subire una mutazione che consentirebbe la sua trasmissione da uomo a uomo. Tuttavia tale rischio, hanno spiegato resposabili dell`Oms oggi in Turchia, ancora non si è concretizzato. E la Turchia, hanno aggiunto, sta agendo bene, “in modo appropriato“. La Fao – informa una nota dell`organizzazione delle Nazioni Unite per l`Alimentazione e l`Agricoltura – ha fatto appello ai paesi confinanti, all`Armenia, all`Azerbaigian, alla Georgia, all`Iraq, all`Iran e alla Siria, perchè mantengano alta la vigilanza, applichino le misure di sorveglianza e di controllo ed assicurino che l`opinione pubblica sia bene informata sui rischi dell`influenza aviaria. I casi di infezione devono essere segnalati immediatamente e nelle zone dove si sono manifestati i focolai epidemici devono essere applicate tutte le misure di controllo raccomandate a livello internazionale, quali l`abbattimento del pollame, l` solamento e, quando indicato, le vaccinazioni“. STORACE: NIENTE BLOCCO DEI VOLI Il ministro Storace ha ribadito che non è avvenuto il passaggio del virus dell`influenza aviaria da uomo a uomo, ma che in Turchia ci sono state alcune persone che si sono infettate in villaggi rurali, contraendo il virus da animali. Per questi motivi, “non c`è necessità del blocco del traffico aereo con la Turchia“. Anche se c`è chi il blocco del traffico con la Turchia lo chiede e fra questi il Codacons. “E` una misura rigida ma indispensabile per evitare contagi e il diffondersi dell`influenza aviaria anche nel nostro paese – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi. I viaggi in Turchia devono essere temporaneamente vietati e consentiti solo per motivi particolari o di ordine pubblico. Necessario poi incrementare i controlli alle frontiere, sottoponendo i soggetti di qualsiasi nazionalità che provengono dalla Turchia ad analisi specialistiche prima di entrare in Italia, e controllare che polli e uova, provenienti da qualsiasi paese, non siano transitati dalla Turchia“. DECALOGO UE Ma per chi non vuole mettere il passaporto nel cassetto esiste un decalogo di consigli che l`Unione Europea ha preparato: 1) Evitare contatti con pollame vivi 2) Evitare contatti con volatili selvaggi 3) Evitare di visitare mercati di animali vivi e allevamenti di pollame 4) Evitare contatti con superfici contaminate da escrementi 5) Evitare di toccare degli uccelli trovati morti 6) Non mangiare pollame, uova o anatre crudi o non abbastanza cotti 7) Avere una buona igiene personale 8) Lavarsi frequentemente le mani 9) Non tentare di portare volatili vivi in Europa 10) Rispettare le istruzioni delle autorità nazionali.

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