Il Codacons: basta fumo in spiaggia Ma Lignano e Grado non ci stanno
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fonte:
- Messaggero Veneto
Nicoletta Simoncello udine. Stop al binomio indiscriminato “cicca e tintarella” nelle spiagge nostrane: a chiedere l’ effettivo divieto di fumo sotto all’ ombrellone nei litorali di tutta Italia è Codacons, l’ associazione per la difesa dell’ ambiente e per la tutela dei diritti dei consumatori. Nonostante l’ esempio della vicina località marittima “oltre Tagliamento”, cioè Bibione, che a partire da questa estate ha adottato la linea netta “smoke free”, Lignano continua a optare per la libertà di scelta degli operatori balneari e a puntare sul buon senso dei turisti.DIFFIDa DA CODACONSDopo l’ appello lanciato nelle settimane scorse al ministero dell’ Ambiente, Codacons si dice pronta a una battaglia legale per chiedere ai prefetti, tramite una diffida presentata ieri, di «ordinare alle amministrazioni comunali l’ adozione di apposite ordinanze tese a stabilire divieti di fumo e di abbandono di prodotti da tabacco sulle spiagge di loro competenza». Se non saranno adottate misure urgenti, l’ associazione di consumatori «denuncerà nei prossimi giorni i Comuni per concorso in inquinamento e in danneggiamento aggravato del patrimonio naturale». Mentre «è alta l’ attenzione sul fronte plastica», sulla questione del fumo in spiaggia «la situazione attuale è a macchia di leopardo, e crea incertezze tra i cittadini e disparità di trattamento. Non è stato fatto ancora abbastanza per tutelare la salute dei bagnanti dai rischi connessi al fumo e per difendere l’ ambiente: nella maggior parte delle spiagge non vige alcun divieto». E Vitto Claut, presidente regionale Codacons, ha affermato: «Si tratta della necessità di regolamentare il fumo nelle spiagge. Spesso gli arenili non sono nemmeno dotati di posacenere e i mozziconi vengono seminati ovunque, non è igienico. Ci vorrebbero quantomeno luoghi circoscritti e prettamente dedicati ai cultori del tabagismo». Per di più «oltre alla promozione di uno stile salutare, l’ iniziativa potrebbe anche dare rinnovato impulso al comparto turistico, soprattutto quello tedesco visto che negli ultimi anni la percentuale di fumatori d’ Oltralpe è in calo».LA POSIZIONE DI LIGNANO«Di concerto con gli stessi operatori marittimi, come amministrazione abbiamo deciso di non imporre un divieto assoluto per il fumo: ogni gestore della spiaggia ha la piena libertà di adottare le misure che più si addicono alla propria clientela. Ci siamo pertanto limitati a redigere un’ ordinanza comunale che non fa altro che disciplinare il buon senso, sancendo, con la conseguenza di sanzioni pecuniarie, l’ inibizione al fumo accanto a bambini fino ai 12 anni e donne in evidente stato di gravidanza» ha detto Luca Fanotto, sindaco di Lignano. «Inoltre – ha continuato -, non c’ è ancora la maturità culturale per un’ azione di carattere imperativo come questa voluta da Codacons. Al contrario dell’ operazione “plastic free”, sottoscritta da tutti i concessionari demaniali, per quanto riguarda il tabagismo le opinioni sono ancora troppo variegate. Poi, un divieto totale potrebbe rivelarsi un intervento più di immagine che di sostanza: non sarebbe fattivamente controllabile».tra grado e bibioneA partire da questa stagione, lungo tutti gli otto chilometri di spiaggia a Bibione il fumo è stato bandito: «Da anni stiamo somministrando ai nostri turisti, fumatori e non, dei questionari in merito a questa iniziativa. E nel complesso abbiamo avuto riscontro positivo dalla maggioranza dei clienti. Dopo il maggio disastroso per il maltempo, queste ultime sono state le prime giornate di sole e stiamo pertanto ancora tastando le opinioni a caldo dei turisti» ha detto Pasqualino Codognotto, sindaco di San Michele al Tagliamento. E ha specificato: «Lungo la nostra costa abbiamo anche allestito 43 “isole” dedicate ai fumatori che sono poste sul limite della spiaggia, dietro agli ombrelloni». E Grado ha invece giocato la mossa opposta: «In tutto il litorale il fumo è libero, ma c’ è un ufficio spiaggia, il “Baby beach”, in cui è vietato fumare – ha detto Alessandro Lovato, amministratore unico di Git -. Non sono un fumatore ma non ritengo possibile proseguire a colpi di proibizioni: una spiaggia deve essere un posto di accoglienza». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
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