Il Codacons: «A Cagliari rincari del 5%». Stesso trend su visite e servizi
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fonte:
- L`Unione Sarda
I listini post Covid-19 nel mirino dei consumatori. Succede a Cagliari dove durante la pandemia sembrerebbe che i prezzi siano stati ritoccati al rialzo. Nonostante ci si aspettasse il contrario, considerato il periodo di crisi accentuato dall’ emergenza sanitaria, rispetto a un anno fa costa di più consumare un caffè o un cappuccino al bar, ma anche farsi visitare da un ginecologo o tagliarsi i capelli. Nell’ elenco dei rincari post Covid finiscono anche i prezzi dei generi alimentari. Indagine Lo sostiene il Codacons, che ha realizzato un’ indagine mettendo a confronto prezzi e tariffe al dettaglio in vigore a Cagliari a ottobre dello scorso anno con i listini praticati oggi nel capoluogo. In un anno i prezzi dei prodotti alimentari, passati al vaglio dell’ associazione, sono cresciuti in media del 2,4 per cento. «Costa meno acquistare pane, carne di maiale, prosciutto cotto e vongole – spiega il Codacons – mentre si spende il 37,5 per cento in più per le zucchine, anche se per l’ ortofrutta l’ andamento dei listini è fortemente diversificato e dipende da numerosi fattori, quali la provenienza dei prodotti, condizioni meteo, produzione e raccolta». Per acquistare a Cagliari l’ intero paniere alimentare, composto da 24 voci, si spendono in totale 166,82 euro, contro i 162,92 euro dell’ ottobre 2019 (+2,4%). Situazione analoga nel comparto dei servizi, che registrano incrementi medi pari al 2,7%. In particolare costano di più le consumazioni al bar (+5% il caffè e il cappuccino, +7,6% il panino) e le visite mediche private (+5,4% il ginecologo, +2% l’ oculista); più costoso anche andare dal parrucchiere, con il taglio donna che passa da una media di 17,9 euro del 2019 agli attuali 21,09 euro (+17,8%). La polemica «A cosa serve il Garante dei prezzi se il Governo non è riuscito a controllare e prevenire quello che purtroppo abbiamo riscontrato fin da subito noi di Fratelli d’ Italia?», dichiara Salvatore Deidda, deputato di FdI. «Oggi, l’ esecutivo risponde a una mia interrogazione di aver affettivamente riscontrato tale aumento dei prezzi sui beni di prima necessità, in particolare durante il lockdown e dice di aver intensificato i controlli. Vigileremo e solleciteremo ancora il garante».
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