12 Settembre 2015

Il Cocoricò resta chiuso, il Tar respinge il ricorso

Il Cocoricò resta chiuso, il Tar respinge il ricorso

Il Cocoricò resterà chiuso. Lo ha deciso il Tar dell’ Emilia-Romagna che ha rigettato il ricorso dei legali del locale di Riccione contro la decisione di chiudere la discoteca per quattro mesi dopo la morte di Lamberto Lucacciaoni. Il provvedimento era stato preso dal questore di Rimini Maurizio Improta dopo che il 16enne era stato stroncato da un’ overdose di ecstasy nella discoteca nella notte tra il 19 e il 20 luglio. La scelta era stata motivata con la somma di altri episodi verbalizzati dalle forze dell’ ordine negli ultimi 3 anni. Nel rigettare il ricorso il Tar scrive nel testo dell’ ordinanza: “Considerato che ai sensi dell’ invocato art. 41 della Costituzione l’ iniziativa economica privata è libera ma non può svolgersi in contrasto con l’ utilità sociale, e quindi non deve provocare ‘danni sproporzionati all’ ambiente e alla salute’ e alla sicurezza pubblica; che tale principio si impone in sede di bilanciamento degli interessi in gioco, assegnando prevalenza a quest’ ultimo; che l’ esercizio del potere ex art. 100 TULPS è connotato da amplissima discrezionalità, nella fattispecie immune da censure di manifesta irragione volezza o errori di fatto, esercitato in base ad un principio e per un fine di ‘precauzione’, cioè allo scopo di provocare disaggregazione di criminalità gravitante nel luogo considerato (e non certo di sanzionare responsabilità, coinvolgimenti o inerzie del gestore); che la durata della sospensione è stata parametrata a tale esigenza, e che quindi non appaiono violati i principi di proporzionalià e adeguatezza al fine”. Soddisfazione è stata espressa sulla conferma di chiusura anche da parte del Codacons che si era costituito in giudizio contro il ricorso del locale.

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