Il Carspac contro LegaCoop Causa civile verso la chiusura
- fonte:
- La Nuova Ferrara
ARGENTA. Finalmente si chiude: il processo civile davanti alla Corte d’appello di Milano, attivato dagli ex soci della Coopcostruttori del Carspac2, contro Lega Coop (nazionale, regionale e provinciale)ele società di revisione (Uniaudit, Reconta e Revit) assistiti dall’avvocato Codacons, Bruno Barbieri, è ormai al rush finale. L’udienza del prossimo 24 novembre, come comunicano in una nota dalla Corte d’appello, sarà solo a distanza e non in presenza come si aspettavano i soci stessi, ovviamente per l’emergenza Covid prorogata fino al 31 dicembre prossimo. Ma tra le righe si interpreta, dalla nota della Corte d’appello, sezione specializzata Imprese, che alle “udienze di precisazione delle conclusioni fissate” si potranno depositare istanze e conclusioni soltanto in via telematica. Al di là di questi tecnicismi, ora i giudici una volta raccolti tutti i documenti delle parti, dovranno emettere la sentenza. Che ricordiamo riguarda la contesa accesa dal Carspac 2, con una richiesta danni di oltre 20 milioni di euro, per i soldi che gli ex soci avevano versato alle casse della Coopcostruttori, sotto forma di azione a partecipazione cooperativa e nei libretti di risparmio che di fatto finanziavano la Coop stessa. Coop fallita nel 2003, ricordiamo, per cui vi sono stati anche in questo caso dal punto di vista penale strascichi giudiziari a non finire: ma tutti i processi ormai finiti,in via definitiva con le assoluzioni degli ex vertici della Coop, Giovanni Donigaglia e Renzo Ricci Maccarini, hanno visto la sola condanna per bancarotta per dissipazione dovuta ai finanziamenti della coop alla società Spal. LUNGA CAUSA Bene, da quei processi è nato questo procedimento civile che si trascina ormai nelle aule giudiziarie da anni: perché la battaglia giudiziaria davanti ai giudici di Milano di Carspac 2 contro Lega Coop e le società di revisione (beffa della sorte, anche banca Carife era chiamata in causa, poi stralciata perché fallita),a Milano, in primo e secondo grado aveva sancito la bocciatura della richiesta di risarcimento degli ex soci. Poi la Cassazione aveva cassato queste sentenze e rimandato indietro al processo d’appello bis (con rinvio), quello tuttora in corso e che ormai sta per finire. La richiesta danni degli ex soci (dalle migliaia ne sono rimasti solo un centinaio), ertono sul principio che allora Lega Coop, le società di revisione e la stessa Carife (poi uscita dai processi) sapevano del dissesto della Coopcostruttori e dunque non bloccandone l’attività hanno causato un danno ai soci che di fatto coi loro risparmi finanziavano l’azienda di Donigaglia e Ricci Maccarini. «Siamo ancora qui dopo 18 anni – spiegava ieri Giovanni Bigoni, portavoce Carspac2 -, 18 anni compiuti a luglio (data della dichiarazione di fallimento; ndr), aspettiamo e speriamo sia la volta buona che i giudici accolgano le nostre richieste. Abbiamo imparato a nostre spese, economiche, fisiche e psicologiche,che rivolgersi ai tribunali è un terno al lotto. Noi? Sempre più pochi, continuiamo a essere presenti per ottenere giustizia e la rifusione dei risparmi che la Costruttori incassava da noi, alla luce del fatto che abbiamo sempre creduto nella responsabilità di Lega Coop, e siamo decisi ad andare fino in fondo».
- Sezioni:
- Rassegna Stampa
- Aree Tematiche:
- CRACK FINANZIARI
- Tags: Carspac, Coopcostruttori, legacoop