31 Agosto 2013

Il carrello della spesa frena

Il carrello della spesa frena

 

 

Inflazione dimezzata ad agosto nell’ Eurozona. L’ indice Eurostat mostra i prezzi in crescita dell’ 1,3% nell’ area della moneta comune a fronte del 2,6% dello stesso mese del 2012 e dell’ 1,6% di luglio. In Italia il tasso è leggermente sotto la media, all’ 1,1% secondo i dati provvisori dell’ Istat, in lieve frenata rispetto a luglio (era 1,2%) e ben al di sotto del 3,2% di agosto 2012. Ad agosto, rispetto al mese precedente, cresce dello 0,3%.CARRELLO DELLA SPESA Il rallentamento tendenziale dei prezzi nel Paese è imputabile, secondo i tecnici dell’ istituto di statistica, principalmente all’ andamento dei beni alimentari e dei beni energetici, solo in parte controbilanciato dalle accelerazioni dei servizi. Rispetto a luglio 2013, i prezzi segnano comunque un aumento dello 0,3% spinto dai rincari dei trasporti (+4,1%), dovuti ad aumenti stagionali, e dei beni energetici non regolamentati (+1%). In calo i prezzi degli alimentari non lavorati (-1,3%), soprattutto dei vegetali freschi (-6,5%) e della frutta fresca (-2,1%). Corrono di meno, secondo l’ analisi dell’ Istat, anche i prezzi degli acquisti più frequenti, il cosiddetto “carrello della spesa”, che sono stabili rispetto a luglio e aumentano dell’ 1,7% rispetto al 2012 (in rallentamento di tre decimi di punto rispetto al mese precedente). Il Codacons osserva che basta questo rincaro dell’ 1,7% a bruciare 237 euro a famiglia, una stangata «superiore all’ Imu sulla prima casa» (che sarebbe di 225 euro) «e ancora peggiore» perché priva di qualsiasi progressività tra ricchi e poveri.IL DATO SARDO A Cagliari in agosto si registra una variazione del +0,5% rispetto al mese precedente quando non aveva subito variazioni. L’ indice tendenziale segna +0,8%, lo stesso del mese precedente. In aumento i settori bevande alcoliche e tabacchi (+0,2%); abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,4%); mobili e articoli per la casa (+0,1%); servizi sanitari e per la salute (+0,3%); trasporti (+2,8%); spettacoli e cultura (+0,4%). In calo, invece, prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,5%); abbigliamento e calzature (-0,4%); comunicazioni (-0,4%). LE ASSOCIAZIONI La frenata dei prezzi è contestata da Federconsumatori e Adusbef che parlano di «dati lontanissimi dalla realtà», con il tasso di inflazione che «sarebbe addirittura tornato al minimo da dicembre 2009». Secondo le loro stime, i rialzi costeranno 1.492 euro a famiglia a fine 2013 e non i 603 euro corrispondenti alla rilevazione Istat. L’ Ufficio Studi Confcommercio osserva, invece, che «il moderato rallentamento di agosto» mostra come il processo di rientro dell’ inflazione «sia giunto a una fase di stabilizzazione».

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