25 Settembre 2019

Il caro-energia pesa in bolletta Da ottobre luce e gas più costosi

l’ elettricità salirà del 2,6%, il metano +3,9% tra i motivi anche la crisi nucleare francese
ROMA – Elettricità e gas in aumento da ottobre: l’ Arera, l’ Autorità di Regolazione, annuncia ritocchi rispettivamente del 2,6 e del 3,9 per cento. Una notizia accolta dalle proteste delle associazioni dei consumatori, alle quali si affiancano alcune organizzazioni imprenditoriali. Sotto accusa gli oneri di sistema, anche se in questo caso non hanno avuto alcun effetto congiunturale negativo. Al contrario, la crescita dei costi di acquisto dell’ elettricità, che per il prossimo quadrimestre avrebbe determinato un aumento del 3,2 per cento, risulta un po’ più contenuta proprio grazie a un calo degli oneri generali dello 0,6 per cento. «La condizione di un ritrovato equilibrio del gettito degli oneri infatti ha permesso una loro riduzione», spiega l’ Arera. Tuttavia il presidente dell’ Authority, Stefano Besseghini, sottolinea «l’ importanza di un sistematico lavoro di revisione degli oneri generali per recuperare tutti gli spazi possibili a vantaggio di consumatori e aziende», un intervento chiesto con forza da diverse organizzazioni, a cominciare da Federconsumatori. Le ragioni dell’ aumento delle bollette energetiche nell’ ultima parte dell’ anno sono legate esclusivamente all’ andamento dei mercati internazionali. In particolare, spiega l’ Arera, l’ aumento del gas è dovuto alla riduzione della produzione olandese e ad alcune restrizioni all’ accesso ai gasdotti di transito europei. Si tratta di circostanze che pesano anche sul costo dell’ energia elettrica, in questo caso però bisogna aggiungere i timori per un possibile calo della produzione francese nei prossimi mesi, a causa dei problemi in alcune centrali nucleari, e le tensioni geopolitiche legate agli attacchi alle piattaforme petrolifere saudite. Il peso degli oneri di sistema nella bolletta tipo dell’ utente domestico in maggior tutela (al quale si riferiscono gli aumenti annunciati dall’ Arera) è attualmente del 22,6%; devono poi aggiungersi le imposte, al 13%. Mentre per le bollette del gas il peso degli oneri di sistema è di gran lunga inferiore, si ferma al 4,37%. Vanno considerate però altre voci che fanno lievitare le bollette, a cominciare da quella relativa al trasporto e alla gestione del contatore, che assorbe il 19,84% della spesa. Se gli aumenti del quarto quadrimestre sono consistenti, nel complesso però il 2019 si chiuderà con un rialzo nell’ ordine dell’ 1% rispetto all’ anno precedente, «uno scenario positivo», sottolinea Besseghini, «una sostanziale stabilità nel medio periodo». La famiglia tipo in regime di maggior tutela spenderà quest’ anno 559 euro per la luce e 1107 euro per il gas. Considerati gli aumenti, il Codacons ritiene che le famiglie italiane in media spenderanno 18 euro in più, secondo l’ Unione consumatori invece l’ aggravio è maggiore, corrisponde a 52 euro. Può sembrare una cifra contenuta, ma le associazioni dei consumatori ricordano come le bollette italiane siano notevolmente più alte rispetto alla media Ue, mentre l’ Uecoop rileva come il peso risulti gravoso soprattutto per gli anziani poveri, che dal 2008 sono aumentati del 4,2%, con un’ incidenza quasi doppia rispetto alla media Ue. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Al vertice Stefano Besseghini, presidente Arera, l’ Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.
di rosaria amato

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