23 Novembre 2018

Il Black Friday prova a rilanciare l’ Italia che frena

il giorno dello shopping mentre rallenta la spesa il codacons: «faremo acquisti per 110 euro a testa»
# Ci sono due parole che, nel 2017, abbiamo cercato su Google quattro volte di più rispetto all’ anno 2013. Sono «Black» e «Friday». Perché negli Usa il giorno successivo al Thanksgiving Day segna, tradizionalmente, il via agli acquisti di Natale. Un fiume di dollari spesi, 7,9 miliardi solo in Rete nel 2017. «Black Friday», appunto, nome dall’ origine incerta: forse è legato al nero dell’ inchiostro con cui venivano registrate le cifre in attivo nella contabilità o al traffico a Filadelfia quando lo shopping impazza. In Italia questa moda è più recente e associata al boom del commercio online, un settore da 27,4 miliardi di euro nel corso del 2018. Negli ultimi tre anni, 4 italiani su 5 (il 79,7%) hanno fatto acquisti in Rete. E una conferma arriva dai dati forniti da Amazon: per il Black Friday del 2014 gli ordini online sono stati 450 mila, cresciuti a 2,2 milioni nel 2017. Quando, secondo Confesercenti, il giro d’ affari in Italia si è attestato intorno al miliardo e mezzo, con 14 milioni di clienti coinvolti. # Che, per il Codacons, quest’ anno aumentano. Le previsioni dei consumatori parlano di oltre 1,6 miliardi di euro di spesa (di cui uno via web), 15 milioni di italiani che metteranno mano al borsellino e investimento procapite di circa 110 euro. Meno ottimista Confesercenti, che prevede un giro d’ affari di 1,3 miliardi ma pure un ritorno di interesse verso i negozi fisici, grazie al numero crescente di catene che aderiscono al Black Friday, con sconti oltre il 40% in un negozio su due. Coinvolti, in particolare, i colossi dell’ abbigliamento e dell’ hi-tech, che propongono prezzi più bassi anche all’ interno dei grandi supermercati. Tutto in un Paese in cui, però, tra gennaio e settembre di quest’ anno, i negozi hanno registrato 900 milioni di euro di vendite in meno rispetto al 2017 e la spesa stimata delle famiglie segna una brusca frenata, fermandosi al +0,9%, dal +1,5% dello scorso anno. Tanto che Carlo Rienzi, presidente del Codacons, chiede al ministro Luigi Di Maio che il Black Friday venga «istituzionalizzo, coinvolgendo i piccoli negozi, quelli che più di tutti soffrono la crisi delle vendite». # Principessa del venerdì dello shopping è la tecnologia. Interessa il 43% degli acquisti: poi l’ abbigliamento (29%), seguito da elettrodomestici, mobili e viaggi. In ogni caso, ad Amazon si sono mossi in anticipo: i bancali già accatastati nel magazzino di Larizzate, in Piemonte, coprirebbero la distanza fra Vercelli ed Alessandria. La differenza, poi, la fanno le promozioni e le idee: dal portale di elettrodomestici che fino a ieri aveva fissato un’ ora al giorno (la «Black Hour») in cui 60 prodotti venivano messi in palio fra chi si registrava, al mobilificio che ha allargato le formule di risparmio fino a domenica ma solo dopo un sondaggio per far scegliere ai clienti i prodotti da scontare. # Il Black Friday è però una febbre che contagia tutti i settori, anche i meno prevedibili. Il Black Friday, in queste ore, taglia le spese pure nei musei, nei teatri, ai botteghini dei concerti, delle mostre e delle partite di basket, nelle librerie. Mentre un’ impresa di pompe funebri del Milanese ha proposto un – 20% sulle esequie: «Acquista il tuo funerale scontato e muori quando vuoi», lo slogan. Beh, ci mancherebbe. # Black, naturalmente, evoca anche aspetti non proprio positivi. Nei poli Amazon di alcuni Paesi europei, come la Gran Bretagna (ma ci sono state agitazioni anche a Piacenza per i turni di lavoro e i premi), sono attesi scioperi contro le condizioni di lavoro. Il 28% di chi ha fatto acquisti negli Usa nel 2017 ha ancora debiti da saldare, dice una ricerca. E poi, da ricordare i rischi per i clienti. «Attenti agli sconti fasulli e a guardare sempre al prezzo effettivo da pagare, confrontando i costi, non solo sui diversi siti web, ma anche con i negozi tradizionali», suggerisce l’ Unione Nazionale Consumatori. Il Wwf, infine, lancia una campagna a tutela di specie animali che rischiano di scomparire. Titolo: «La natura non fa sconti».

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