19 Settembre 2020

Il bilancio nero dell’ estate Covid: la Toscana è la regione più in deflazione d’ Italia

Firenze, 19 settembre 2020 – La strana estate del Covid è stata segnata da forti contrasti: da un lato le città d’ arte che registrano un vuoto irreale , dall’ altra le località marine premiate anche dagli italiani che di solito passano le vacanze all’ estero. Un’ estate segnata anche dal fatto di essere più lunga, visto che a settembre c’ è una quantità di italiani in vacanza più alta del solito, anche se l’ assenza di stranieri continua a pesare in modo «soffocante» sul settore. Alcune località hanno maggiormente risentito della riduzione dei turisti stranieri . Non per niente, le regioni più in deflazione sono la Toscana , al primo posto con una flessione dei prezzi degli alberghi del 6,7% , poi il Veneto (-6,5%) e al terzo posto la Liguria (-6,3%). Ma partiamo dalle principali località turistiche che – ad agosto secondo l’ elaborazione dell’ Unione Nazionale Consumatori sui dati Istat – sono in deflazione per quanto riguarda i prezzi degli alberghi e registrano cali sostenuti nei prezzi degli alloggi: dal sorprendente -22,2% di Venezia al – 7,5% di Firenze , dal robusto -7,3% di Bologna al -4,5% di Roma. Nella graduatoria nazionale delle città che hanno registrato i minori rincari annui troviamo al terzo posto Grosseto -14,8%, poi Lucca, -13,9% (al primo posto Trapani, con un calo annuo del 29,8%, e al quinto posto Rimini, -10,3%). In media i prezzi scendono su base tendenziale del 2,1%. «È evidente che questa deflazione record è il segno della crisi e del minor afflusso turistico di italiani e di stranieri registrato questa estate per via dell’ emergenza Covid. Al crollo della domanda gli albergatori hanno reagito come potevano e dovevano, ossia abbassando i prezzi, così da cercare di contenere le perdite» afferma Massimiliano Dona, presidente dell’ Unione Nazionale Consumatori. Ma l’ altra faccia della medaglia la denuncia il Codacons: forti rincari dei listini nelle località balneari, prese d’ assalto questa estate dagli italiani. L’ estate 2020 – secondo l’ associazione – è costata agli italiani fino al 35% in più rispetto allo scorso anno a causa dei rincari che hanno investito parcheggi, lettini, ombrelloni, consumazioni e altri servizi resi presso le località balneari della penisola. Affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend in uno stabilimento di medio livello – dice il Codacons – è costato quest’ anno mediamente tra i 25 e i 30 euro al giorno, importo che sale a 100 euro nelle strutture di più elevato livello e raggiunge il record di 453 euro al giorno per una capanna presso la spiaggia dell’ Hotel Excelsior al Lido di Venezia. A guidare la classifica dei rincari è la Liguria (+35%), al secondo posto si piazza la Costiera Amalfitana (+30%) e poi Toscana e Lazio (+10%). Infine il caldo – è l’ estate più bollente in Europa degli ultimi 112 anni – e la partenza in ritardo della stagione ha allungato il periodo delle vacanze: salgono a quasi 9 milioni, calcola Coldiretti/Ixè, gli italiani particolarmente fortunati che hanno scelto di trascorrere almeno qualche giorno di vacanza a settembre. Pesa comunque l’ assenza quasi totale dei circa 7 milioni di viaggiatori stranieri che lo scorso anno avevano pernottato in Italia in questo mese. Maurizio Costanzo.

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