[…]I consumatori fanno il bis, e proclamano un nuovo sciopero nazionale della spesa, cioè l`astensione per un giorno intero da qualsiasi tipo d`acquisto. Chiamano in aiuto sindacati e partiti politici, annunciano un incontro con Confesercenti e chiedono di essere ascoltati dal presidente del Consiglio. E soprattutto, per combattere i rincari di prezzi e tariffe, le associazioni fanno appello alla società civile: “Chiediamo – dice il Codacons – una ferma opposizione agli aumenti selvaggi“. A organizzare la protesta è ancora una volta l`Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Federconsumatori e Codacons) che negli ultimi mesi ha combattuto contro prezzi galoppanti, caro-benzina, metodi di rilevazione dell`inflazione. Tappa importante della loro battaglia è stata proprio lo sciopero del 5 luglio: “Una giornata storica“. Secondo i consumatori un italiano su 4 si era astenuto dal comprare almeno un prodotto. I negozianti avevano incassato 516 milioni di euro in meno.[…]

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