I vendicatori di chi finisce in Tv senza volerlo
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fonte:
- Il Giornale
Prima di cominciare il Grande Fratello diceva: «Mio figlio è il mio sogno realizzato». Domenica scorsa diceva: «Io sono il Grande Fratello, sono una colonna portante del reality. Se non fossero uscite fuori tante falsità sulla mia persona, avrei vinto il GF10». E diceva anche: «Domani chiederò a Carmela di sposarmi». E martedì scorso ad Annalisa, che gli ricordava l?ultima vacanza trascorsa insieme e le promesse di amore eterno, rispondeva così: «La conosco solo di vista». Ma George Leonard, di Foligno, 28 anni fra un paio di settimane, di professione personal trainer e indossatore, non è un normale italiano piacente, di quelli fedeli alla linea «ogni lasciata è persa». Di quelli che cercano di farsi gli affari propri di nascosto, attenti a non farsi beccare, di quelli che nel caso estremo negano anche l?evidenza. Macché. Anche se appartenesse a quella categoria non sarebbe andato al Grande Fratello a interpretare il ruolo del mattatore, che per fare un po? di scena provoca disastri che neppure lontanamente immagina. E infatti è il primo vitellone italico che con le sue gesta fa nascere un?associazione. E non di ammiratrici. L?ha costituita Carla Giommi, sua ormai ex legittima compagna di vita nonché madre di suo figlio. «Sto vivendo – ha spiegato la Giommi – una dolorosa esperienza di madre e di donna che ha visto, dal giorno alla notte, cambiare radicalmente la sua esistenza per la mancanza di scrupoli da parte del mio ex compagno. Non cerco compassione, consapevole che molte persone si sono trovate peggio di me. Ho comunque deciso di adoperarmi nel sociale, fondando una associazione senza scopo di lucro a sostegno delle vittime delle aggressioni mediatiche». E quindi, allo stesso legale al quale aveva affidato il mandato di tutelare davanti al tribunale dei Minori di Perugia gli interessi del bambino avuto dal Leonard, la Giommi ha dato l?incarico di costituire un?associazione che si batterà contro tv e giornali che, per aumentare ascolti e vendite, puntano allo scandalo e tirano in ballo anche chi preferirebbe non apparire (come fidanzati, coniugi, genitori eccetera) e chi neppure è in grado di scegliere se apparire o no (bambini). «George ha le sue colpe – ha proseguito – e per questo ho deciso di chiudere con lui. Ma altrettanto responsabili devono considerarsi coloro che producono programmi, e quanti ne permettono la diffusione. Farò il possibile perché in questo Paese si affronti il problema dell?uso indiscriminato e volgare dei mezzi di comunicazione che travolgono la vita privata, minacciano l?integrità delle famiglie e la serenità dei minori». E ieri per George è arrivato un altro dispiacere. Il Grande Fratello funziona bene – per ascolti, colpi di scena e polemiche – anche senza di lui. Al concorrente Massimo Scattarella è scappata una bestemmia. Con la conseguenza che Codacons, Moige e Aiart hanno chiesto a Canale 5 di prendere provvedimenti nei confronti del blasfemo. Una quarta organizzazione di utenti, l?Aduc, ha invece parlato di «bigotti» che per coerenza dovrebbero «richiedere, per esempio, che Vittorio Sgarbi non sia più invitato in tv, così come tanti altri personaggi pagati fior di quattrini per essere lì e parlare, anche in modo colorito». Insomma, l?ultima polemica è servita.
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