26 Luglio 2005

«I Tribunali riconoscono il diritto alla paura»




Dopo i terribili attentati terroristici e il conseguente aumento del rischio di ulteriori attentati, non tutti i consumatori hanno la giusta serenità per affrontare una vacanza.
«Ricordiamo – afferma Francesco Tanasi leader nazionale del Codacons – che chi deve recarsi nelle mete a rischio (quindi anche in località italiane) ed è preoccupato per i possibili attentati, ha diritto di disdire le vacanze senza il pagamento di alcuna penale. Non si tratta, infatti, di una rinuncia volontaria, ma di una causa di forza maggiore».
Ecco perché il consumatore ha diritto al rimborso integrale di quanto versato, salvo decida di accettare in alternativa un cambio di destinazione, di data o un bonus.
Il consumatore, infatti, può decidere di usufruire di un altro pacchetto di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo, o di un pacchetto di qualità inferiore previa restituzione della differenza di prezzo; se invece accetta il rimborso, la somma di denaro già corrisposta deve essergli restituita entro sette giorni lavorativi dal momento della cancellazione. Tanasi ricorda, infine, le regole rimanenti: se il consumatore si trovava già sul luogo dell`attentato, ha diritto ad un risarcimento solo se l`assicurazione stipulata al momento della partenza prevedeva una copertura in casi di questo tipo; è opportuno, quindi, leggere attentamente tutti i documenti firmati; · se è il consumatore è costretto ad anticipare il rientro o a posticiparlo non può chiedere i danni, salvo sia in grado di dimostrare che il ritardo e l`anticipo erano evitabili».

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