21 Marzo 2017

I social tra rabbia e ironia «Ma ora cacciateli via tutti»

I social tra rabbia e ironia «Ma ora cacciateli via tutti»
il sindacato usigrai insorge: «un siparietto indegno» ma il codacons si smarca: «solo polemiche ipocrite»

Con un tweet, che riprendeva altri tweet la scrittrice Silvia Ballestra ha rilanciato sui social il caso della puntata del 18 marzo di Parliamone sabato su Rai1 finito al centro di una bufera anche politica. E la Ballestra ha dato visibilità alla ondata di riprovazione e all’ ironia contro la trasmissione che è dilagata sul web. Spiega la scrittrice: «È un caso gravissimo, è normale che la gente si arrabbi. Non vorrei si riducesse il tutto ad polemica femminista ma io spero che vengano mandati alla porta e subito perché quello che è accaduto è indegno». La Ballestra osserva: «Chissà quante cose accadono nei programmi e non ce ne accorgiamo. La cosa grave è innanzi tutto lo pseudo sondaggio che non ha riferimenti giornalistici seri e autorevoli, per cui mi chiedo anche a livello professionale se è mai possibile lavorare in questo modo, e per di più nel servizio pubblico. E poi l’ idea stessa degli autori di pensare ad una cosa simile con tanto di dispendio grafico. Quanto a Paola Perego, ha condotto come se niente fosse. È possibile una cosa del genere?». Per la Ballestra c’ è l’ aggravante del servizio pubblico, «almeno se una cosa del genere la fa Barbara D’ Urso è gratis, noi invece per vedere cose così paghiamo il canone. È un episodio che dimostra la pochezza di questi autori, l’ assenza di totale controllo da parte della Rai». USIGRAI. Toni indignati anche da parte dell’ Usigrai, l’ associazione dei giornalisti Rai: «Un siparietto disgustoso di cui come dipendenti, come donne e uomini della Rai ci vergogniamo. Una lista di luoghi comuni, violenti, beceri e umilianti. Ci chiediamo come possa accadere che il servizio pubblico mandi in onda senza alcun controllo un tale coacervo di sessismo e razzismo in barba a qualsiasi politica aziendale e tradendo oltretutto i principi della Convenzione». CODACONS. Altri toni invece dal Codacons. Attacca il presidente Carlo Rienzi: «La polemica contro la rubrica condotta da Paola Perego su Rai1, è ipocrita ed insensata. Tutti si scandalizzano per la lista con i motivi per scegliere una fidanzata dell’ Est, ma nessuno rimane turbato quando, sfogliando le pagine dei quotidiani, la donna appare come un mero oggetto: la rappresentazione delle donne che danno oggi i giornali è assai peggiore del servizio trasmesso da Rai1, perché sulle pagine dei quotidiani il corpo femminile e l’ immagine della donna vengono continuamente umiliati e mercificati. Eppure non ci sembra che chi oggi si indigna con la Perego abbia mai protestato contro i direttori delle varie testate giornalistiche». Poi aggiunge: «Parlare delle fidanzate dell’ Est e delle caratteristiche di donne di altri Paesi non ci pare uno scandalo, ma anzi affronta una questione sociale esistente nel nostro paese, dove cresce costantemente il numero di donne provenienti dall’ Europa dell’ Est, e può essere utile per portare ad una riflessione non solo sulla donne ma anche e soprattutto sugli uomini italiani e sui loro comportamenti».
 

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