I sindacati fanno fronte comune: Ordinanza su sicurezza e spostamenti
- fonte:
- Quotidiano di Puglia
A prescindere dalla decisione del Tar Bari, occorrerà un’altra ordinanza regionale che garantisca sicurezza all’interno delle scuole e nel trasporto pubblico locale». I sindacati fanno fronte comune: in attesa che la giustizia amministrativa si pronunci in merito al ricorso presentato da Codacons e altre famiglie leccesi contro l’ordinanza regionale di chiusura delle scuole del 28 ottobre scorso, Cisl e Uil Scuola Puglia ribadiscono la necessità della didattica a distanza per tutti gli studenti degli istituti di ogni ordine e grado, visti i contagi crescenti registrati nelle ultime settimane tra alunni e docenti. Ma a condizione che siano modificate le attuali ordinanze regionali: né quella del 28 ottobre, né quella del 6 novembre, infatti, rappresenterebbero la soluzione adeguata per contrastare la pandemia, in questo momento così delicato. Ritiene necessario lasciare a casa anche i piccoli alunni della scuola dell’infanzia per esempio, Giovanni Verga, segretario Uil Scuola Puglia. Un elemento che invece non è contemplato nell’ordinanza regionale più restrittiva, quella del 28 ottobre. «Prendiamo atto della situazione pandemica, che nel tempo è evoluta in peggio – premette Verga -. Con l’esecutivo regionale abbiamo raggiunto una decisione molto dolorosa, proponendo la chiusura totale delle scuole, che riteniamo non siano più sicure: quello che si sarebbe dovuto fare prima non è più at- per il momento, per questo, a prescindere da cosa deciderà il Tar Bari, il contenuto dell’ordinanza di Emiliano va rivisto nella maniera più assoluta, includendo anche le scuole dell’infanzia Il provvedimento del 6 novembre, infatti, non contempla anche per quest’ultima una messa in sicurezza: abbiamo sezioni di 28 alunni e senza ulteriori spazi. Se oggi si manda un alunno a scuola, nessuno si accorge se entra con la febbre oppure è sano. Eppure avevamo chiesto che fossero attivati i presidi sanitari in ciascuna scuola, che si effettuassero i tamponi e la misurazione temperatura all’ingresso Anche sui trasporti la politica è andata in vacanza per tutta l’estate basti pensare che solo il 29 ottobre la Giunta regionale ha deliberato di stanziare 4 milioni di euro per implementare le corse e alleggerire il carico. Ora, quello che si deve fare a presscindere dalla alla giustizia amministrativa, è che la Regione assuma una decisione seria di concerto con il Governo», conclude Verga. anche Roberto Calienno, segretario Cisl Scuola Puglia, ritiene necessaria una ulteriore ordinanza regionale, in cui Stato e Regione trovino un’unica linea: «Siamo l’unica regione d’Italia in cui stiamo lasciando a un giudice la decisione su come fare scuola, è paradossale – commenta Calienno -. Miur e Regione dovrebbero avere lo stesso orientamento, al di là delle ideologie e delle diatribe politiche. Il dato pandemico effettivamente è diventato preoccupante, allora qualcuno si assuma la responsabilità di chiudere le scuole, ma non fino a maggio o fino alla erogazione del vaccino anti- non possiamo creare un danno educativo così grande, né possiamo far pesare queste scelte sbagliate su chi ha meno possibilità, aggravando la dispersione scolastica. E nel frattempo, bisogna mettere le scuole e i trasporti in sicurezza. Questa vicenda ci deve servire da insegnamento per il futuro, non vogliamo si ripeta la stessa
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