8 Gennaio 2002

«I saldi sono una boccata d`ossigeno»

Alla vigilia della «stagione degli sconti» interviene Spagnolo, presidente dell`associazione «In Galleria»

«I saldi sono una boccata d`ossigeno»

Poi aggiunge: «Le scorte di magazzino possono essere vendute»

«I saldi? Alla luce delle attuali vendite, è diventata l`unica valvola di sfogo per i commercianti». A scendere in campo è Rudy Spagnolo, presidente dell`associazione «In Galleria», e lo fa quasi alla vigilia della «stagione degli sconti» che – come è noto – inizia il prossimo 15 gennaio e si concluderà il 15 febbraio.

Quest`anno, dunque, i saldi dovranno rappresentare una boccata d`ossigeno per molti commercianti, messi in crisi dal trend negativo.
«La stagione non è stata delle migliori – dice infatti Spagnolo – e questo per una serie di motivi, sia per i noti fatti internazionali, che hanno comunque creato notevoli problemi anche nel settore commerciale, sia per il caldo eccessivo fino a novembre. A tutto questo, poi, si aggiungono anche frasi, come quelle del presidente regionale del Codacons, Alessandro Amato, che possono ingenerare dubbi nella clientela. Bisogna, invece, essere molto chiari e precisi».
Ma a cosa si riferisce Spagnolo? In pratica, Amato ha dichiarato che non possono essere smerciate le cosiddette scorte di magazzino, ossia le merci invendute degli altri anni. «E questo è semplicemente assurdo – aggiunge il presidente dell`associazione “In Galleria “ – Le merci di magazzino possono essere vendute a saldi: del resto, se non lo si fa in questo periodo, in quale altra occasione i commercianti potrebbero permetterselo? Tra l`altro, le scorte vengono calcolate al prezzo reale di fatturazione, ossia non ci viene garantito dallo Stato alcun deprezzamento. E su quel valore noi paghiamo le tasse». Poi aggiunge: «E` chiaro, però, che nel caso in cui i commercianti mettano in vendita questi prodotti, debbano specificare al cliente che si tratta in effetti di rimanenze di magazzino. Così come è pacifico che la percentuale di sconto deve variare sia in base al valore della merce che al suo periodo di appartenenza. Pertanto, le scorte possono benissimo essere vendute. Solo che bisogna essere chiari con gli acquirenti».
Spagnolo, dunque, difende la categoria dei commercianti. «Non siamo dei truffatori – spiega – Anche se le persone perbene e quelle di poco conto possono esserci in qualsiasi settore della vita civile. Noi produciamo non solo per noi stessi ma anche per la società; e non è la prima volta che i negozianti, a proprie spese e con proprie iniziative, tentano di abbellire le città, per renderle più vivibili ed accoglienti».

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