I RISVOLTI GIURIDICI DELLE LICENZE UMTS
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fonte:
- Il Messaggero
La Procura manda le Fiamme gialle a palazzo Chigi e al ministero. Nel mirino gli atti del governo
ROMA – Sequestro di tutti i documenti che riguardano la gara per l?assegnazione delle licenze Umts, il telefonino di terza generazione. È l?ordine impartito dalla procura di Roma e dalla Corte dei Conti alla Guardia di Finanza che ieri è entrata a palazzo Chigi, al ministero delle Telecomunicazioni e al ministero del Tesoro. Questa mattina il procuratore aggiunto Pasquale Lapadura e i sostituti delegati alle indagini, parteciperanno ad un vertice con gli uomini delle Fiamme Gialle per esaminare le carte e mettere a punto la lista delle persone da convocare come testimoni. Il primo potrebbe essere proprio il ministro delle Comunicazioni, Salvatore Cardinale. Tra gli atti acquisiti c?è infatti la lettera che il presidente del Consorzio “Blu” Giancarlo Elia Valori, gli inviò il 14 ottobre, mandandola per conoscenza anche al presidente Amato e ai ministri Visco e Micheli, nella quale si sottolineava la possibilità che la società non fosse in grado di effettuare rilanci nel corso della gara.
La missiva viene ritenuta di estrema importanza dai magistrati per stabilire se il governo abbia compiuto abusi o omissioni nella gestione delle licenze. Se così fosse, il fascicolo dovrebbe essere trasmesso al Tribunale dei ministri. Con una clamorosa inversione di rotta, da accusatore l?Esecutivo si ritroverebbe sul banco degli imputati. Una possibilità che tuttavia per il momento non viene contemplata, visto che i reati ipotizzati sono la turbativa d?asta e l?aggiotaggio. «Prima di prendere qualsiasi decisione – spiegano in procura – dobbiamo esaminare i documenti relativi alla gara e ricostruire uno dopo l?altro i passaggi della vicenda, fino al ritiro di “Blu” e alla successiva decisione del Comitato dei Ministri di convalidare l?aggiudicazione delle licenze agli altri cinque partecipanti». Così si spiega l?entrata a Palazzo Chigi degli uomini della Finanza che hanno sequestrato il resoconto integrale della riunione di lunedì sera nel corso della quale si è deciso di ritenere regolare la competizione. Una posizione che non soddisfa affatto il Codacons. Dopo aver presentato una denuncia, il Comitato dei consumatori ha chiesto alla procura di disporre il sequestro immediato delle cinque licenze, «prima che le aziende vincitrici ne entrino in possesso e procedano all?installazione dei nuovi impianti».
Copia di tutta la documentazione è stata acquisita anche dalla Corte dei Conti. «Abbiamo avviato un?indagine – spiega il neopresidente Francesco Staderini – perchè si tratta di una questione di grande rilevanza. La valuteremo sia dal punto di vista dell?eventuale danno erariale, sia per quanto riguarda la presentazione del tradizionale referto alle Camere nell’ambito della parificazione del bilancio dello Stato. Il nostro giudizio deve essere consegnato a luglio, ma non è escluso che possa arrivare prima se riceveremo una richiesta in tal senso».
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