12 Gennaio 2022

I prefetti invitano i sindaci a non vietare il ritorno in aula: considerate il decreto del Tar

Dopo  la  decisione  del  Tar  della  Campania  che  ha  sospeso  l’efficacia  dell’ordinanza  regionale  del  governatore  Vincenzo  De  Luca  contro  il  rientro  in  presenza  nelle  scuole  materne,  elementari  medie,  anche  le  Prefetture  si  attivano  per  invitare  sindaci  che,  loro  volta,  hanno  emanato  ordinanze  restrittive  sulla  scuola  in  presenza,a  riconsiderare  la  loro  posizione.  Erano  settanta  ieri  mattina  Comuni  che  ancora  mantenevano  lo  stop  al  rientro  in  aula. Una posizione fortemente criticata  dal  Codacons,  l’associazione  tutela  dei  consumatori,  che  per  bocca  del  vicesegretario  nazionale  Matteo  Marchetti  ha  definito  «inaccettabile  assolutamente  non  condivisibile  la  decisione  sconsiderata  di  alcuni  sindaci  campani  di  tenere  ancora  per  prossimi  giorni  chiuse  le  scuole».  Ma  la  questione  non  si  è  fermata  qui.  Marchetti  ha  anche  annunciato  l’intenzione,in  caso  di  chiusura  procrastinata,  di  denunciare  alle  procure  della Repubblica i sindaci in questione  «per  il  reato  di  interruzione  di  pubblico  servizio».  Ma,  intanto,  la  diplomazia  prefettizia  si  era  già  messa  in  moto.  Nel  corso  di  una  riunione  via  web,  convocata  la  sera  stessa  di  lunedì  dal  prefetto  di  Napoli  Claudio  Palomba,  rappresentanti  del  Governo  delle  province  campane  hanno  stabilito  di  invitare  sindaci  firmatari  delle  ordinanze  rivedere  la  propria  posizione  alla  luce  del  decreto  del  presidente  della  quinta  sezione  del  Tar della  Campania.  È  pur  vero  che  quest’ultimo  provvedimento  riguarda  esclusivamente  l’ordinanza  di  De  Luca,  ma  è  altrettanto  incontestabile  che  le  motivazioni  addotte  sostegno  della  sospensiva  non  lasciano  molto  spazio,  in  presenza  di  un  intervento  del  Governo,  iniziative  autonome  da  parte  delle  autorità  locali.  Di  qui  l’invito  riconsiderare  le  posizioni  adottate  alla  luce  del  provvedimento  del  giudice  amministrativo.In  realtà  si  vorrebbe  evitare  lo  scontro  frontale  che  potrebbe  condurre  in  teoria  all’esercizio  da  parte  del  Consiglio  dei  ministri  del  potere  straordinario  di  annullamento  delle  ordinanze  sindacali.  La  circolare  dei  prefetti  ha  già  prodotto  qualche  effetto.  Alcuni  sindaci  hanno  già  provveduto  rivedere  la  posizione  dando  il  via  libera  alla  ripresa  delle  lezioni  in  presenza. 

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