I “nonni“ sfrattati scendono in piazza
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fonte:
- Messaggero Veneto
Fagagna: 11 famiglie costrette a lasciare una casa della Comunità collinare
Non sono in grado di pagare affitti a prezzi di mercato
Il Codacons: il Comune intervenga con 500 euro al mese
FAGAGNA. “Mille euro per gli aiuti più immediati e 500 euro al mese per ciascuna famiglia del centro sociale di via dei Colli che tra pochi giorni rischia di trovarsi senza un tetto dove dormire“. Questa la richiesta che il Codacons ha presentato ieri al Comune per cercare di risolvere il problema delle famiglie sfrattate dai monolocali del complesso residenziale di via dei Colli di proprietà della Comunità collinare. “Se la richiesta non sarà accolta o se non verrà trovata una soluzione che rispetti la dignità delle persone – ha annunciato il presidente regionale del Codacons, Vitto Claut – siamo pronti a manifestare sotto la sede del Comune e delle istituzioni coinvolte“. Le strutture del centro sociale saranno oggetto di lavori di recupero e per questo motivo la Comunità collinare ha chiesto lo sfratto, appunto per liberare l`immobile e consentire la ristrutturazione. L`associazione dei consumatori del Codacons, che ha ricevuto mandato di tutela da sei delle undici famiglie interessate, però si è opposta al provvedimento. La decisione del tribunale, dopo un primo rinvio, è attesa per il 10 marzo. Secondo l`avvocato Claut “le famiglie hanno diritto di rimanere nello stabile fino al 2011 e lo sfratto degli anziani che vi risiedono deve essere revocato, ma dato che quando si va in tribunale la probabilità di vincere è quasi sempre del 50% – spiega -, intendiamo adoperarci per trovare una soluzione anche nel caso in cui lo sfratto venga confermato“. Per questo motivo, ieri, il referente del Codacons, Bruno Peres ha incontrato tutte le famiglie e ha presentato la richiesta in Comune per ricevere un sostegno economico. “Quello che chiediamo – dicono Peres e Claut – è una soluzione che rispettosa che tenga conto del disagio in cui versano queste famiglie“. Il comune, in collaborazione con i servizi socioassistenziali aveva proposto una sistemazione in alcuni alloggi privati per un periodo temporaneo, magari in attesa “di accedere ai bandi Ater di San Daniele, Fagagna, Flaibano e Majano, dato che – aveva illustrato il sindaco Gianluigi D`Orlandi – il punteggio di queste persone sarà alto, considerata anche la loro situazione di sfratto“. Ma mentre alcuni dei 20 abitanti dei monolocali hanno già trovato sistemazione altrove, altri non intendono abbandonare lo stabile. “In realtà però – dice Claut – non si tratta di una scelta, ma della mancanza di alternative percorribili. Molte famiglie versano in condizioni di grave disagio economico e non potrebbero permettersi di pagare un affitto a prezzi di mercato. Inoltre non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di persone che in alcuni casi vivono lì da 30 anni, persone con problematiche diverse ed età diverse. Chiedergli di vivere tutti insieme è inaccettabile“.
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