24 Luglio 2009

I No Dal Molin a Costa: “Serve la valutazione di impatto ambientale”

"Caro Costa, per la nuova base Usa ci vuole la Via". Giancarlo Albera, portavoce del Coordinamento dei Comitati, torna a farsi sentire per rispondere alle ultime uscite dell’ex sindaco di Venezia sulla natura del progetto Dal Molin. "L’arroganza con la quale il commissario Paolo Costa arriva ad escludere la necessità di una valutazione ambientale in ordine a ‘Camp Ederle 2’ non può che amareggiare chi, da anni, sta semplicemente chiedendo rispetto per Vicenza ed il suo territorio- dice Albera- Da un commissario di governo che per decreto presidenziale di nomina dovrebbe avere il compito di ‘salvaguardare ogni esigenza di carattere urbanistico ed ambientale, nel rispetto delle procedure del caso’ ci saremmo aspettati francamente più rispetto per la nostra città, il suo territorio e i suoi cittadini".  Albera ha quindi ricordato che l’opposizione al Dal Molin è ancora attiva su due fronti: quello dei tribunali italiani e quello europeo: "C’è un nuovo ricorso al TAR del Lazio (datato 8 Luglio), promosso dal Codacons assieme a cittadini vicentini ed avente ad oggetto il decreto Direzione Generale dei Lavori e del Demanio del 19 febbraio 2009 che ha approvato il progetto definitivo senza sottoporlo alla necessaria verifica di assoggettabilità alla procedura di Via ai sensi dell’art. 20 del Codice dell’Ambiente. Costa è certamente a conoscenza del fatto che la Commissione Europea per le petizioni, evidentemente non altrettanto sicura della non assoggettabilità a Via del progetto Dal Molin, ha richiesto allo Stato italiano, oramai da quattro mesi, "maggiori ragguagli sulle procedure di autorizzazione seguite onde valutare se la direttiva Via, la direttiva Habitat e la direttiva quadro in materia di acque sono state applicate in modo corretto nel caso di specie". Richiesta cui non viene data risposta e, che sembra avvolta nelle nebbie romane senza alcun esito".

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this