«I Nas intervengano sui grossisti»
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fonte:
- La Gazzetta del Mezzogiorno
«I Nas intervengano sui grossisti»
Consumatori: ortaggi costosi? Più sicuri i supermarket
ROMA – Contro gli aumenti di questi giorni nel settore degli ortaggi, in parte dovuti al gelo, devono intervenire i Nas e i vigili urbani: a chiederlo sono la Federconsumatori e il Codacons che sollecitano una maggiore attenzione delle autorità preposte all`evoluzione dei prezzi dalla produzione al consumo e se necessario sanzionare i comportamenti scorretti. «Tocca ai vigili urbani che si occupano di questo settore -afferma Carlo Rienzi, Presidente del Codacons- fare dei controlli sulle fatture. Bisogna vedere -aggiunge- chi ha imbrogliato, e quindi fare dei controlli dal grossista, al produttore fino al distributore al dettaglio. I rincari superiori al 20% devono essere denunciati».
«Non e ammissibile che i rivenditori approfittino anche del gelo per ingannare i consumatori», gli fa eco il presidente della Federconsumatori Rosario Trefiletti, secondo il quale il gelo può giustificare l`aumento solo di alcuni prodotti ortofrutticoli: «abbiamo verificato -spiega- che i prezzi all`origine sono lievitati moderatamente. Quindi tutti gli incrementi sono dentro la filiera alimentare». Per le associazioni di consumatori, sono più sicuri i supermercati rispetto ai piccoli negozi per fare acquisti. Inoltre, chi si reca al mercato deve informarsi su quali sono gli ortaggi e i tipi di frutta «non di stagione: solo per alcune verdure di stagione -affermano – gli aumenti sono determinati dal gelo e dalla siccità»..
«Di mangiare zucchine non l`ha ordinato il medico» replica il presidente dell`Apgo (Associazione Piemontese Grossisti Ortofrutticoli), Franco Podestà. Dal listino dei prezzi del mercato ortofrutticolo all`ingrosso di Torino risulta che le zucchine hanno subito un forte rincaro arrivando, nel caso delle chiare con fiore, fino ai 5,68 euro al chilo (circa 11.000 lire).Ancora maggiore l`aumento di prezzo del radicchio rosso di Treviso, salito fino a 12,91 euro al chilo (circa 25.000 lire). «Le condizioni climatiche del momento, hanno ridotto la produzione di alcune verdure, quindi i prezzi sono sì saliti – ha proseguito – ma non di tre o dieci volte come tanti hanno detto. E poi chi vuole risparmiare può comprare i surgelati: i loro prezzi sono assolutamente invariati».
A mettersi di traverso anche le difficili condizioni del traffico sulle Alpi per il trasporto delle merci: a lanciare l`allarme sono Confagricoltura e le organizzazioni degli autotrasportatori Cuna, Fita/Cna. Il rischio è la marginalizzazione dell`intero sistema produttivo nazionale per il protrarsi delle penalizzanti condizioni dell`attraversamento alpino verso i mercati europei. Tali condizioni, verificatesi in particolare dopo gli incidenti del Bianco e del Gottardo, portano secondo gli agricoltori a comportamenti di tipo protezionistico da parte di alcuni paesi confinanti.
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