1 Agosto 2013

I Gladiatori delle Carte bollate ritardano il Restauro del Colosseo

I Gladiatori delle Carte bollate ritardano il Restauro del Colosseo

I lavori del Colosseo possono finalmente partire. Anzi, no: fermi tutti. Continua, nella sua sconsolante tristezza, la fiction burocratica sul restauro dell’ Anfiteatro Flavio. Il contesto è noto: sono pronti 25 milioni di euro, destinati da Diego della Valle alla lunga opera di ripristino e consolidamento. Finalità improcrastinabili, vista la pessima condizione del monumento. In altri Paesi «normali» e civili un simile stanziamento da parte di un privato sarebbe accolto con soddisfazione e consapevolezza. In Italia tutto finisce nel mare dei ricorsi e delle contraddizioni normative e burocratiche. Ieri due decisioni che fanno a pugni. Primo atto: il Consiglio di Stato ha «ritenuto infondato» il ricorso del Codacons, l’ associazione dei consumatori, contro la sponsorizzazione della Tod’ s. Per il Consiglio di Stato, Codacons non aveva titolo per ricorrere. Grande giubilo generale, a partire dal sindaco Ignazio Marino. Attenzione, c’ è il secondo atto: la sesta sezione dello stesso Consiglio di Stato ha rinviato a un’ adunanza plenaria la decisione sull’ appello presentato dalla ditta Lucci Salvatore Impresa di costruzioni (seconda alla gara d’ appalto) contro l’ aggiudicazione della prima tranche di lavori per il restauro del Colosseo da 8 milioni di euro alla società Gherardi Ing. Giancarlo. Sembra difficile che i cantieri della Gherardi, già aperti, vengano chiusi in attesa di una sentenza che arriverà probabilmente dopo l’ estate. Ma è purtroppo chiaro un punto: ogni passo avanti nel rapporto privati-Stato sui Beni culturali viene puntualmente bloccato da reclami, istanze, petizioni. Si lavora col pericolo costante del blocco. Giovanni Puglisi, presidente della commissione nazionale Unesco, ha parlato di «visione retrograda». È stato fin troppo diplomatico. La feroce demonizzazione dell’ intervento privato nel settore del nostro Patrimonio affonda le sue radici in culture politiche punite dalla Storia. Eppure i sacerdoti del rito statalista puro-e-duro sono ancora tanti, e influenti. Come dimostra la parabola del Colosseo, per taluni soloni molto meglio i crolli del mecenatismo. Muoia Sansone, eccetera. Paolo Conti RIPRODUZIONE RISERVATA.
paolo conti

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