I genitori al Giulio Cesare “È giusto che i nostri figli parlino di omosessualità”
- fonte:
- la Repubblica
SARA GRATTOGGI “ITEMI del libro Sei come sei, quali l’ omosessualità e le nuove realtà familiari, sono certamente delicati, nonché attuali e importanti: è non solo giusto ma anche auspicabile che i nostri ragazzi si confrontino con essi, maturando le proprie convinzioni e acquisendo uno sguardo di apertura e tolleranza”. A scriverlo sono i genitori di una delle due V ginnasio del liceo Giulio Cesare finite nella bufera, in una lettera aperta di solidarietà a una delle docenti denunciate dalle associazioni Giuristi per la Vita e Pro Vita onlus per divulgazione di materiale osceno e possibile corruzione di minore, per aver fatto leggere il romanzo di Melania Mazzucco agli alunni durante le vacanze di Natale. Nel delle due associazioni, che dichiarano di essersi mosse su impulso di alcuni genitori, un passaggio del libro in cui si descrive un rapporto orale fra due ragazzi, ritenuto “pornografico” dai denuncianti. Ma le mamme e i papà, nel documento, ribadiscono “stima e fiducia” nei confronti della le docenti e sottolineano come il libro sia stato letto a casa “senza alcuna forma di costrizione”. Non solo. “Non si può dimenticare – scrivono mamme e papà – che la scelta del testo si colloca in un arco temporale che ha visto, proprio a Roma, il suicidio di due ragazzi – coetanei degli alunni a cui il temirino sto era stato assegnato – le cui cause sono state connesse all’ isolamento e allo scherno di cui i protagonisti erano fatti oggetto da parte dei compagni per il loro presunto o effettivo orientamento omosessuale”. “La nostra convinzione – concludono – è che solo coltivando la cultura del rispetto verso diversità si possano ottenere generazioni di giovani capaci di convivere in un reciproco e consistente percorso di valori”. Anche i genitori dell’ altra V ginnasio coinvolta avrebbero preparato un’ analoga lettera, che domani dovrebbe essere postata sul sito della scuola. Intanto, il ministero dell’ Istruzione chiederà un «approfondimento » sulla vicenda, come annunciato ieri a Radio Vaticana dal sottosegretario Gabriele Toccafondi. «Sulla scuola, ahimè, qualcuno sta giocando una battaglia ideologica. Il problema educativo del nostro Paese ha bisogno di molta attenzione, ma non di queste battaglie». Per questo, ha detto Toccafondi, è necessario «chiedere un approfondimento e arrivare, anche attraverso l’ Ufficio scolastico regionale, alla verità delle cose». Non si tratterà, con tutta probabilità, di un’ ispezione, ma solo di una relazione che ricostruisca i fatti. Proprio ieri, il Circolo Mario Mieli aveva lanciato un appello al ministro Giannini, chiedendo un intervento «per garantire la libertà di educazione nella scuola pubblica». Mentre il Codacons ha offerto assistenza legale ai professori del liceo denunciati. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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