I desideri sotto l’ albero più lavoro, meno tasse
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fonte:
- Corriere Adriatico
Più lavoro e meno tasse: è questo il regalo che gli italiani vorrebbero dal Governo per il Natale in arrivo. Il56% degli italiani (26,9 milioni), secondo un sondaggio Confesercenti-Swg, indicano infatti come priorità per il Paese la creazione di occupazione, mentre 12,9 milioni, il 27% del campione, vorrebbero una riduzione del fisco per poter utilizzare al meglio le proprie risorse. Con la crisi che morde e il 65% che spenderà meno per i doni sotto l’ albero, il Natale 2013 si presenta ancora difficile per il 22% degli intervistati ma c’ è posto per la speranza (il54%). Dove a sperare sono però più gli ultracinquantenni (il 70%) che i giovani (51%). Visti i pochi soldi a disposizione, con solo il 54% degli italiani (in calo del 5% sul 2012) che dice di riuscirea far fronte alle spese familiari sino a fine mese, la scelta dei doni natalizi si orienta su cose utili. Non si può del resto neanche più contare sulla tredicesime, che per la maggior parte è destinata a pagare mutui e conti in sospeso: a questo scopo verranno destinati 11,8 miliardi, il 18,2% in più dello scorso anno, mentre cala la quota destinata alle spese di famiglia (14,7 miliardi, -1,5%) e crolla anche il risparmio, a cui andranno solo 8,8 miliardi di euro, l’ 11,4% in meno. Oltre ai pensieri utili sottolinea il rapporto Confesercenti-Swg-, gli italiani sceglieranno i prodotti più sacrificati durante la crisi. Crescono infatti gli acquisti di abbigliamento, settore che durante l’ anno ha visto un pesante calo dei consumi, a cui si orienteranno il 56% degli intervistati (+2% sul 2012). In aumento anche gli acquisti di gioielli (+1%). Sempre gettonatissimo il regalo alimentare – cibo o vino – indicato dall’ 82% del campione, così come i giocattoli (45%) e l’ informatica. Buone notizie sul fronte prezzi dei prodotti da acquistare che, complice la crisi, tranne alcune eccezioni appaiono quest’ anno stabili o in debole salita rispetto al 2012. Secondo le rilevazioni del Codacons, pandori e panettoni risultano quest’ anno fermi o in calo per i principali marchi specializzati; in lieve salita, invece, quelli non di marca. Costerà però l’ 1,8% in più brindare con lo spumante durante il cenone o il pranzo di Natale. L’ albero di Natale vero perde terreno rispetto a quello sintetico, con effetti diretti sui prezzi: se il classico abete non subisce rincari rispetto al 2012, quello sintetico, grazie anche ai modelli sempre più all’ avanguardia presenti sul mercato, fa segnare un costo mediamente più alto del 6,15%. Costerà un po’ di più (+2,3%) addobbare l’ albero con le palline ma in compenso la classica stella di Natale mantiene listini in linea rispetto lo scorso anno.
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