I deliri degli ecologisti: tutti a 30 km/h contro il pm10
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fonte:
- Libero
Chettato la corsa solitaria della Moratti («Nessuno ci ha avvisato») e auspicato «misure condivise». Il risultato pare già scritto, con lo stop alle domeniche a piedi dopo due esperimenti durante i quali l’ abbattimento delle polveri è rimasto un sogno. Graziano Musella, sindaco di Assago eletto con il PdL, ragiona sui costi e benefici del blocco: «Avremmo danni pesanti al commercio ma nessun ■ ■■ La domenica a piedi, il lunedì a trenta chilometri orari su tutte le strade della città, compresii viali della circonvallazione e le arterie di grande scorrimento. E’ la ricetta "green" lanciata ieri dal Codacons per sconfiggere le famigerate polveri sottili: «A Milano si viaggia in media a 22km/h» tuona il presidente Marco Donzelli, «il nuovo limite renderebbe solamente più fluido il traffico. Accelerare per poi fremiglioramento sostanziale riguardo alla qualità dell’ aria. Servono invece investimenti sul trasporto pubblico e sulle caldaie. Il mio parere è negativo, ma mi atterrò al volere della maggioranza dei sindaci». Mercoledì, con ogni probabilità, verrà stoppata anche la chiusura del centro che ha fatto infuriare i commercianti. A Milano i giorni consecutivi di superamento della soglia euronare fa consumare più carburante e usurare maggiormente freni e gomme, inquinando di più». Tombola: con una guida più morbida, avverte il Codacons, gli automobilisti sarebbero meno stressati e consumerebbero meno carburante. L’ esperimento è già in vigore a Saronno, ma secondo gli ecologisti dovrebbe essere esteso nel capoluogo lombardo da 1 milione e300 mila abitanti, dove ogni giorno entrano pea sono 27; dall’ inizio del 2011 il pm10 ha sforato 35 volte, esaurendo il bonus concesso da Bruxelles prima della consueta procedura di infrazione (che coinvolge decine di Stati). Le previsioni del tempo non lasciano spazio all’ ottimi smo: prima di domenica non si vedrà nemmeno un goccio di pioggia. Cielo sereno, temperature miti e precipitazioni assenti. La telenovela continua. centinaia di migliaia di auto dei pendolari. Nel frattempo, la crociata di Legambiente non si ferma: ieri un drappello di attivisti ha consegnato a Palazzo Marino una maschera antigas color oro, per denunciare gli alti livelli di inquinamento. A ricevere i militanti del movimento ambientalista, il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri (Fli). Lo slogan? «Ne abbiamo pieni i polmoni». Attacca il presidente lombardo Damiano Di Simine: «Milano è malata cronica, in campagna elettorale la Moratti aveva promesso una città con 300 mila auto in meno. Ma a fine mandato il risultato non c’ è». A rintuzzare le grida apo calittiche del fronte ecologista, ci ha pensato ieri il vicesindaco Riccardo De Corato: «Su Milano c’ è una cappa di strumentale allarmismo. Secondo le classifiche di Legambiente, ci sono altre 48 città capoluogo che hanno superato i 35 giorni di sforamento. Parlo di Venezia, Torino, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Padova. Siccome lì governa il centrosinistra, è scesa una cappa di silenzio». Non è mancato neppure l’ ennesimo botta e risposta con l’ ex assessore alla Mobilità Edorardo Croci, che ha accusato il numero due del Comune di «minimizzare la vicenda per distogliere l’ attenzione dalla mancanza di risultati. Sotto la giunta Moatti non c’ è mai stata un’ emergenza così lunga». La replica di De Corato si affida ai numeri: «Quando Croci era assessore alla Mobilità. i valori medi del pm10 a gennaio erano stati anche più alti». Nel 2006 le polveri si attestavano sui 109 microgrammi al metro cubo e a quota 82 nel 2009. Nel 2010, dopo l’ ad dio del papà di Ecopass, il pm10 sièfermato aquota73. LaProvincia, intanto, lancia la tessera "Trasportami": chi meno inquina, meno spende.
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