I cori dagli spalti al tifoso morente «Sporcato il ricordo di Astori»
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fonte:
- Corriere della Sera
cagliari, insulto di un gruppo di ultrà all’ uomo colpito da infarto. le scuse dei viola
CAGLIARI «Erano forse 15, non di più». È stato individuato il gruppo di ultras della Fiorentina dal quale si è levato il coro «Devi morire, devi morire» mentre Daniele Atzori, tifoso del Cagliari, a terra nella curva sud, veniva adagiato in barella e portato via. La polizia ha raccolto le testimonianze di soccorritori e spettatori della Sardegna Arena e, a supportare il rapporto della Digos, vi sono anche le immagini delle telecamere del circuito di sorveglianza. Certo, i sostenitori viola (e quelli del Cagliari) non potevano sapere che Atzori, accasciatosi per un infarto, sarebbe morto dopo pochi minuti. «Abbiamo cercato di zittire il coro; hanno smesso dopo aver ripetuto due o tre volte» ha riferito uno degli steward del servizio d’ ordine. Un gesto becero, immotivato; tanto più in una partita come questa, nella quale Cagliari e Fiorentina hanno ricordato Davide Astori – amatissimo capitano – al minuto 13 con un applauso prolungato che aveva unito le due tifoserie. Atzori, 45 anni, è crollato quando alla fine della partita mancavano una decina di minuti. Il Cagliari vinceva per 2 a 1 e la Fiorentina aveva appena segnato con Chiesa. La curva sud è adiacente al settore riservato ai tifosi ospiti, non ci sono stati incidenti, soltanto qualche fischio. Gran parte degli spettatori neanche ha sentito, l’ impetuoso maestrale ha soffocato le urla. Intanto Atzori era già lontano, sul piazzale dello stadio al centro di primo soccorso in un’ ambulanza medicalizzata, con autorespiratore e defibrillatori. Per un’ ora hanno invano cercato di rianimarlo. Pochi ultras teppisti «hanno sporcato una partita simbolo», così si sono scatenati i social. «Nessuna vergogna, neanche di fronte alla morte. La condanna non basta, ci vorrebbero 10 punti di penalizzazione per far passare la voglia di rifarlo: disgustosi». Daniele Atzori abitava a Quartu Sant’ Elena; era andato alla Sardegna Arena con la sorella e due amici, solito posto a metà della curva sud. Nello stadio sventolava un grande grappo con una gigantografia di Astori. Daniele ha esultato ai due gol del Cagliari. «Mancavano 10 minuti alla fine – ha raccontato un amico – quando l’ abbiamo visto piegarsi su un lato e cadere giù». I tifosi della Fiorentina erano 236, hanno precisato dall’ Associazione tifosi fiorentini, che ha organizzato la trasferta. Hanno saputo poco dopo aver lasciato lo stadio. Da loro non una parola. La Fiorentina ha condannato «qualsivoglia manifestazione di mancata solidarietà nel rispetto di questa terribile tragedia» e il Cagliari si è stretto «con affetto intorno alla famiglia» di Atzori e ha sospeso tutte le manifestazioni sportive; il presidente Tommaso Giulini ha twittato: «Davide ti porti in cielo con lui». L’ indignazione è esplosa sul web: «Ormai nel calcio l’ odio per i tifosi avversari è dilagante Il calcio è una valvola di sfogo di una società oppressa e frustrata O fanno cori razzisti o si ammazzano a coltellate». Per il Codacons «le autorità sportive devono adottare provvedimenti immediati: la Fiorentina dovrebbe giocare partite a porte chiuse per almeno un mese». E ha avvertito:«Se le istituzioni rimangono inermi, si renderanno complici e istigatrici delle tifoserie violente». Duro il sindaco di Firenze Dario Nardella: «Cori vergognosi, questi individui sono una piccola minoranza, hanno disonorato Astori e screditato Firenze e la Fiorentina. Meritano una punizione esemplare». Nel profilo social di Daniele Atzori spicca una foto di Gigi Riva. «Il bomber dello scudetto è sempre stato il suo mito», così lo ricordano gli amici, che vorrebbero ora sul feretro la maglia numero 11 del Cagliari. «Ricorderebbe almeno – sottolineano – che i veri ideali dello sport non possono essere calpestati da questi mascalzoni esaltati».
alberto pinna
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