15 Settembre 2009

I contribuenti della penisola sorrentina e dell’isola di Capri mobilitati per richiedere il rimborso dell’Iva

contribuenti della penisola sorrentina e dell’isola di Capri mobilitati per richiedere il rimborso dell’Iva

 Sorrento. I contribuenti della penisola sorrentina e dell’isola di Capri mobilitati per richiedere il rimborso dell’Iva addebitata sulle cartelle di pagamento della «tassa per lo smaltimento dei rifiuti e tributo provinciale». La Corte di Cassazione, infatti, ha stabilito che il 10 per cento dell’aliquota Iva addebitata da molti Comuni sul canone per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è da considerarsi illegittima. Questa determinazione è suffragata dalla considerazione che si tratta di una tassa e non di un tributo sul quale sarebbe lecito applicare l’Iva, anche nei Comuni dove si sia passati dalla Tarsu (tassa smaltimento rifiuti solidi urbani) alla Tia (tariffa per l’igiene urbana). Una decisione attraverso la quale la Corte di Cassazione si è allineata alle norme applicate dagli altri Paesi europei. Recentemente, inoltre, anche la Corte Costituzionale si è espressa in merito alla stessa questione emettendo una sentenza che ribadisce quanto stabilito dalla Cassazione. La richiesta del rimborso dell’Iva indebitamente preteso dai Comuni, riguarda le cartelle relative agli ultimi 10 anni di imposta, periodo oltre il quale è già scattata la prescrizione. Alle domande di rimborso bisogna allegare i dati anagrafici, i recapiti telefonici, l’eventuale indirizzo di posta elettronica ed il codice fiscale del contribuente, oltre ad una copia dell’atto di richiesta della tassa sui rifiuti in relazione alla quale viene presentata l’istanza di rimborso ed alle relative ricevute di avvenuto pagamento. Per la compilazione delle domande ci si può rivolgere anche alle associazioni di consumatori che prestano la loro consulenza gratuitamente.  In particolare, per quanto riguarda la penisola sorrentina e l’isola di Capri, un ruolo attivo lo sta svolgendo il Codacons Campania che ha una propria sede in via Aniello Balsamo, nel Comune di Sant’Agnello. L’associazione sta predisponendo una sorta di class-action per consentire ai contribuenti di rientrare delle somme indebitamente versate nelle casse dei Comuni.  Per aderire all’iniziativa, bisogna consegnare la documentazione direttamente negli uffici del Codacons oppure inviarla per lettera raccomandata entro il prossimo 30 novembre. I legali dell’associazione provvederanno poi a contattare i singoli contribuenti per le formalità di rito. Prima di richiedere il rimborso è, ovviamente, opportuno accertarsi che il Comune ove ha sede l’immobile sul quale si paga la tassa abbia effettivamente applicato l’Iva in misura del 10 per cento sugli importi richiesti. Questo si può fare semplicemente leggendo con attenzione le varie voci della cartella esattoriale. In base ad un’analisi effettuata dall’Adoc, inoltre, si stima che in media ogni famiglia che ne abbia diritto potrà ottenere un rimborso medio pari a circa 350 euro.
 

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