31 Marzo 2009

I consumatori protestano: no alle aranciate senza arance

Non si placano le proteste dei consumatori per la notizia dell’approvazione della possibilità di vendere sul mercato bibite al gusto d’arancia senza neanche una minima percentuale di agrumi.
La notizia ha suscitato le reazioni delle associazioni che tutelano i consumatori e l’ambiente, tutte unanimemente indignate per l’assurda idea, ed ha prontamente attivato la controbattaglia del CODACONS.
E’ quest’ultimo che propone oggi la prima delle sue notorie provocazioni ad opera del segretario nazionale, Francesco Tanasi: "Contro questa vergogna, ecco la nostra risposta: inviamo un’arancia siciliana ad ogni deputato, senatore, ministro e anche al presidente Berlusconi, tramite il sito di vendita on line www.fruttadiprima.it, per far loro assaporare la differenza tra un frutto gustoso e ricco di propietà nutritive e sapore ed una qualunque bibita colorata, possibilmente dannosa per la salute oltre che per la linea"
"Il danno che questa decisione apporterà ai consumatori e all’economia siciliana è, infatti, enorme. Non si possono lasciar marcire le arance che l’Isola produce con tanta generosità – continua Tanasi – ed avere prodotti scadenti sulle tavole dei consuamatori. Contro questa assurdità lotteremo: se una legge dev’essere fatta, dovrebbe andare a favore dei cittadini e non delle lobbies economiche ed imprenditoriali. Vogliamo la novità? che si elevi allora la percentuale di arance minima dal 12% al 20%. Questa si che sarebbe un’innovazione ed apporterebbe reali benefici alla salute generale ed all’economia".
Ma quello delle arance è un fatto ormai risaputo. Da quando, l’immenso patrimonio che dona alla Sicilia le arance migliori di tutto il mondo, ha portato all’isola il benessere che meriterebbe?

 

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