I consumatori: così si crea disparità tra contribuenti
ROMA «LA SOLUZIONE più ragionevole e immediatamente più applicabile». Il rinvio della Tasi a settembre per i Comuni in ritardo con la fissazione delle aliquote soddisfa Piero Fassino (nella foto Newpress) , presidente dell’ Anci. «Era la nostra idea, non possiamo che condividerla», ammette. Fredda, invece, la reazione di Forza Italia. A lanciare un tweet polemico è il presidente della commissione Finanze della Camera Daniele Capezzone. «Tema vero non è il rinvio della Tasi (era il minimo!) – cinguetta il deputato berlusconiano -, ma l’ entità della tassa sulla casa. Renzi ha deciso contro i nostri emendamenti di confermarla». In precedenza era arrivato l’ affondo di Renato Brunetta: «In 12 città la Tasi sarà più alta della vecchia Imu. Di fatto è una patrimoniale mascherata da 30 miliardi di euro». MA NON per tutte le forze politiche il rinvio sembra essere un problema. In prima fila a cantare vittoria è la Lega Nord. «Il governo ha accolto la nostra richiesta sul rinvio del pagamento della tassa sulla casa – rivendica il deputato Filippo Busin -. L’ avevamo proposta mercoledì scorso in commissione finanze della Camera. Per noi la priorità sono sempre i cittadini». Se il caso non pare risolto, il governo sembra almeno aver posto un freno al caos. L’ ennesimo allarme era arrivato nel pomeriggio, ultimo di una lunga serie, anche dal Codacons. In caso di rinvio «si possono creare evidenti disparità fra i contribuenti», denunciava l’ associazione dei consumatori. Poche ore ed ecco l’ annuncio del ministero del Tesoro. Ora c’ è da affrontare il problema-Roma, con le casse della capitale che senza le entrate della Tasi perdono altro ossigeno.
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