I consumatori chiedono nozze calmierate
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fonte:
- La Tribuna di Treviso
La proposta: “I Comuni facciano convenzioni per aiutare le coppie“
Il problema del caro-vita è ancora al centro degli interventi del Codacons. Caro-vita che investe numerosi aspetti della vita sociale. Il Codacons esprime la sua solidarietà alla giovane coppia che, per protestare contro il caro-vita, ha deciso di sfilare in abito nuziale e mutande nel centro di Milano. In effetti sposarsi è diventato ormai un sogno proibitivo. Secondo le stime del Codacons un matrimonio con 100 invitati costa, mediamente, 20.000 euro. Alcuni esempi? L`abito della sposa si aggira tra i 1.700 ed i 7.500 euro, quello di lui tra gli 800 ed i 3.000 euro. Noleggiare una vettura costa dai 400 ai 1.500 euro, per le bomboniere si spende dai 500 ai 3.000 euro; il decoro floreale dell`automobile costa 40-100 euro, quello della chiesa 200-1.000 euro, quello per il ricevimento 750-1.800 euro, il costo del ristorante va da 5.000 a 10.000 euro, la torta nuziale da 100 a 400 euro. E` anche per i costi esagerati che in Italia, secondo gli ultimi dati ufficiali Istat, aumentano le coppie di fatto, aumentano i bambini nati fuori dal matrimonio (dal 12,3% del 2002 al 18,6% del 2007), diminuiscono i matrimoni (nel 2007 solo 242.000 matrimoni, contro i 270.000 del 2002), si innalza l`età media del primo matrimonio. Il Codacons chiede ai comuni, così già si fa in alcune città per i funerali, di fare convenzioni per nozze a prezzi calmierati, almeno per le spese principali: decori floreali, menù convenzionati per il pranzo nuziale, abiti da sposa. Un modo per venire incontro alle giovani coppie che non dispongono di grosse risorse economiche e anche per evitare che il “giorno più bello“ debba farsi ricordare solo per la stangata al portafoglio e il business per i venditori del settore. Il matrimonio però non è l`unico aspetto della vita sociale su cui incide l`aumento dei prezzi. “Ci aspettiamo da domani i risultati dell`appello di Mister Prezzi e un drastico calo dei prezzi in tutte le città“. Così Carlo Rienzi, presidente del Codacons, commenta l`appello ad un ribasso dei listini a febbraio e marzo lanciato nei giorni scorsi dal Garante sui prezzi, Antonio Lirosi. “La verità è che appelli di questo tipo sono, purtroppo, inutili. Invitare i commercianti a ridurre i prezzi è esattamente come parlare al vento, e non determinerà alcuna modifica dei listini. Ciò dimostra ancora una volta – conclude il presidente nazionale del Codacons, Carlo Rienzi – come sia necessario dotare Mister Prezzi di validi strumenti di intervento sui prezzi, che vadano oltre timidi appelli che da un orecchio entrano e dall`altro escono“. A ciò si aggiunga il previsto aumento dell`inflazione che sta trovando conferma negli ultimi mesi, e che finisce con l`incidere anche su generi di prima necessità come pane e latte. www.codacons.it.
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