18 Novembre 2011

I baci di Benetton irritano anche Obama  

I baci di Benetton irritano anche Obama
 

ROMA – Tutti contro Benetton. Dopo il Vaticano anche l´Imam del Cairo e la Casa Bianca si scagliano contro il gruppo di Treviso. Condanne morali, boicottaggio dei prodotti e azioni legali. Ecco le risposte corali alla campagna pubblicitaria "UnHate". E così il messaggio di non odio sembra, al contrario, scatenare gli odi più feroci. Oggetto del contendere, tra Benetton e il resto del mondo, sono gli ormai arcinoti baci proibiti. Quelli tra il Papa e l´Imam, Barack Obama e Hu Jintao, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. Tutto comincia mercoledì mattina a Parigi, poche ore dopo la presentazione alla stampa internazionale delle fotografie della nuova campagna ideata dal giovane Eric Ravello, direttore creativo di Fabrica (l´agenzia interna all´azienda). I maxi manifesti sono stati appena srotolati nelle piazze di Roma, Parigi, Milano e New York e già il Vaticano s´indigna. La Benetton è conciliante e, nella stessa serata di lunedì, i manifesti che vedono il Papa protagonista sono velocemente ritirati. Ma per la Santa Sede il passo indietro non è abbastanza. «Abbiamo incaricato i nostri legali d´intraprendere, in Italia e all´estero, le opportune azioni legali al fine d´impedire la circolazione della foto attraverso i mass media», tuona la Segreteria di Stato vaticana nella giornata di ieri con una nota ufficiale. «L´immagine – prosegue – è lesiva non solo della dignità del Papa e della chiesa ma anche della sensibilità dei credenti». E l´Osservatore Romano titola così: «In nome del profitto un insulto ai credenti». Ma anche l´altra metà, dello ieratico bacio, non sembra averla presa bene. Dalla moschea di Al-Azhar il fotomontaggio è definito come «irresponsabile e assurdo». Altri guai legali in vista per i Benetton? Mhaumud Azab, consigliere del grande imam per il dialogo interreligioso, per il momento non si sbilancia: «Al-Azhar non sa ancora se l´immagine meriti una risposta, tanto è poco seria, ma certo si è domandato se queste iniziative non siano pericolose per i valori universali». Censura totale, per i due baci che Barack Obama si scambia con il presidente cinese Hu Jintao e con il leader del Venezuelàs Hugo Chavez, arriva invece dall´America. Per il portavoce Eric Schultz: «La Casa Bianca disapprova l´uso dell´immagine di Obama nella pubblicità Benetton perché contesta l´uso della figura del presidente per motivi commerciali». E, dalla Francia, l´azione punitiva coincide con il boicottaggio dei prodotti del gruppo. Christine Boutin, candidata dei cristiano democratici alle presidenziali del 2012, non usa mezzi termini: «Sono scioccata da tutte quelle foto, Benetton è abituata a questo tipo di cose. E oggi lo dico seriamente, bisogna boicottare Benetton». Il ministro della cultura, Frédéric Mitterand, ha invece parole di elogio: «Si tratta di una pubblicità ironica». E il portavoce della Chiesa francese insinua il dubbio: «Non lasciamoci abbindolare, siamo sicuri che il ritiro della pubblicità era già nel piano di comunicazione». Il Codacons invece sminuisce e parla solo di "provocazione esagerata ". Ma, da Treviso, tutto tace. Sia il vice presidente esecutivo, Alessandro Benetton, che il creativo Ravello non rilasciano dichiarazioni. Ufficialmente per restare "UnHate".
 

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this