I baci di Benetton irritano anche Obama
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fonte:
- la Repubblica
ROMA – Tutti contro Benetton. Dopo il Vaticano anche l´Imam del Cairo e la Casa Bianca si scagliano contro il gruppo di Treviso. Condanne morali, boicottaggio dei prodotti e azioni legali. Ecco le risposte corali alla campagna pubblicitaria "UnHate". E così il messaggio di non odio sembra, al contrario, scatenare gli odi più feroci. Oggetto del contendere, tra Benetton e il resto del mondo, sono gli ormai arcinoti baci proibiti. Quelli tra il Papa e l´Imam, Barack Obama e Hu Jintao, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. Tutto comincia mercoledì mattina a Parigi, poche ore dopo la presentazione alla stampa internazionale delle fotografie della nuova campagna ideata dal giovane Eric Ravello, direttore creativo di Fabrica (l´agenzia interna all´azienda). I maxi manifesti sono stati appena srotolati nelle piazze di Roma, Parigi, Milano e New York e già il Vaticano s´indigna. La Benetton è conciliante e, nella stessa serata di lunedì, i manifesti che vedono il Papa protagonista sono velocemente ritirati. Ma per la Santa Sede il passo indietro non è abbastanza. «Abbiamo incaricato i nostri legali d´intraprendere, in Italia e all´estero, le opportune azioni legali al fine d´impedire la circolazione della foto attraverso i mass media», tuona la Segreteria di Stato vaticana nella giornata di ieri con una nota ufficiale. «L´immagine – prosegue – è lesiva non solo della dignità del Papa e della chiesa ma anche della sensibilità dei credenti». E l´Osservatore Romano titola così: «In nome del profitto un insulto ai credenti». Ma anche l´altra metà, dello ieratico bacio, non sembra averla presa bene. Dalla moschea di Al-Azhar il fotomontaggio è definito come «irresponsabile e assurdo». Altri guai legali in vista per i Benetton? Mhaumud Azab, consigliere del grande imam per il dialogo interreligioso, per il momento non si sbilancia: «Al-Azhar non sa ancora se l´immagine meriti una risposta, tanto è poco seria, ma certo si è domandato se queste iniziative non siano pericolose per i valori universali». Censura totale, per i due baci che Barack Obama si scambia con il presidente cinese Hu Jintao e con il leader del Venezuelàs Hugo Chavez, arriva invece dall´America. Per il portavoce Eric Schultz: «La Casa Bianca disapprova l´uso dell´immagine di Obama nella pubblicità Benetton perché contesta l´uso della figura del presidente per motivi commerciali». E, dalla Francia, l´azione punitiva coincide con il boicottaggio dei prodotti del gruppo. Christine Boutin, candidata dei cristiano democratici alle presidenziali del 2012, non usa mezzi termini: «Sono scioccata da tutte quelle foto, Benetton è abituata a questo tipo di cose. E oggi lo dico seriamente, bisogna boicottare Benetton». Il ministro della cultura, Frédéric Mitterand, ha invece parole di elogio: «Si tratta di una pubblicità ironica». E il portavoce della Chiesa francese insinua il dubbio: «Non lasciamoci abbindolare, siamo sicuri che il ritiro della pubblicità era già nel piano di comunicazione». Il Codacons invece sminuisce e parla solo di "provocazione esagerata ". Ma, da Treviso, tutto tace. Sia il vice presidente esecutivo, Alessandro Benetton, che il creativo Ravello non rilasciano dichiarazioni. Ufficialmente per restare "UnHate".
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