22 Aprile 2005

Guerra ai baby-bevitori

Guerra ai baby-bevitori

Spot, decaloghi e una fiction da proiettare in classe

ROMA Bevitori sempre più baby in Italia che detiene un primato: quello del primo bicchiere consumato a 11-12 anni, l`età più bassa dell`Ue, dove la media si aggira sui 14 anni e mezzo. E così per combattere l`abuso si mette in campo di tutto: spot, decaloghi per genitori e anche una fiction da proiettare in classe con una storia d`amore a lieto fine ma che faccia pensare. Gli esperti, dati alla mano, lanciano l`allarme: sono circa 800 mila giovani che subiscono il fascino della bottiglia e fra il 4 e il 20% degli infortuni sul lavoro è causato proprio dall`alcol. Il messaggio lanciato dal ministro della Salute Girolamo Sirchia in occasione della giornata per la prevenzione contro l`abuso di alcol è: «moderazione negli adulti e niente fra i minori». Il ministro partecipando ad un incontro organizzato all` Istituto superiore di sanità per presentare gli ultimi dati ed iniziative, si è rivolto direttamente e idealmente ai giovani: «Ragazzi, attenti a non rovinarvi la salute – ha detto il ministro rispondendo a quanti gli chiedevano cosa avrebbe voluto dire ai minori – non serve bere per divertirsi e per fare amicizia. Non seguite modelli che vengono proposti da chi ha lo scopo di guadagnare». IL KIT IN CLASSE – Tutti gli insegnati delle scuole medie superiori potranno richiedere la distribuzione, nelle loro classi, di un kit messo a punto dall` Istituto superiore di sanità, che attraverso diverso materiale e una cassetta con una fiction spiegherà agli studenti fra i 15 e i 19 anni, il pericolo dell` alcol quando si guida, e in generale i rischi legati ad un consumo eccessivo di bevande alcoliche.Niente immagini choc, quindi, ma una storia d`amore a lieto fine. DEBOLEZZA FEMMINILE – Le donne che consumano alcol rappresentano nel 2002 il 60% circa della popolazione femminile. E sono proprio loro a pagare, in termini di salute, un prezzo più alto degli uomini, essendo dotate di un organismo più vulnerabile. Motivo di questa diversità è la loro differente struttura corporea e, quindi, una ridotta capacità di metabolizzare l`etanolo, che viene ossidato da un enzima, l`alcol deidrogenasi (ADH). Il picco più alto di consumatrici si registra nella fascia di età dai 25 ai 44 anni dove si passa dal 64,7% di bevitrici del 1998 al 68% del 2001, e in quella delle donne mature, tra i 45 e i 64 anni, dove si è passati dal 62,2% del 1998 al 68% del 2001. IL CODACONS – Il sequestro delle numerose «alcolpops», bevande alcoliche «travestite» da innocue bibite, a gradazione comunque molto elevata, è stato richiesto dal Codacons. Secondo l`associazione dei consumatori infatti la «gradazione alcolica degli alcolpops è compresa tra i 5 e i 6 gradi, ossia il 500% in più del limite (1,2 gradi) fissato dalla legge per le bevande analcoliche. Tali bevande sono dirette proprio ad un pubblico giovanile, attratto dalla forma stessa delle bottiglie, dal colore e dal gusto fruttato, mentre la loro somministrazione – sottolinea il Codacons – è vietata per legge ai minori di anni 16, ma ciò sembra non rappresentare un ostacolo per bar e locali di tutta Italia che continuano a somministrarle comunemente ai minori anche di 13 o 14 anni, violando le norme vigenti». Per questo il Codacons ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica di tutta Italia in cui si chiede il sequestro di milioni di confezioni di bibite alcoliche illegalmente somministrate ai minori di anni 16. L`associazione chiede inoltre di intervenire contro le troppe pubblicità dei prodotti alcolici, che tendono a colpire i giovani.

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