>>>ANSA/ TERREMOTO A ROMA? CHIUDE CHINA TOWN, PIENI AGRITURISMI
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fonte:
- Ansa
CODACONS DENUNCIA PROCURATO ALLARME. ENTI LOCALI TRANQUILLIZZANO
(ANSA) – ROMA, 10 MAG – I cinesi a quanto pare ci credono, e
non soltanto loro. Si svuota, alla vigilia dell’11 maggio 2011,
la China Town della capitale: partiti quelli che non mollano
mai. Si affollano gli agriturismi della provincia. C’é chi
inventa il picnic antisisma. Si stila il decalogo antipanico.
Squillano i telefoni dell’ istituto nazionale di Geofisica e
Vulcanologia. E la psicosi per il "terremoto di Roma",
previsto dal sismologo Raffaele Bembandi ha già fatto pure il
giro del mondo. Ci ha pensato la stampa internazionale.
C’é pure un ultimo desiderio. Postato su Facebook:
"Terremoto a Roma: l’ultima pasta e fagioli. Se devo morì moro
contento".
Dall’altra parte, impugnano il buonsenso contro la ‘bufala’
istituzioni ed esperti che fanno ‘appello alla ragione’. E’
preoccupata Renata Polverini? "”Assolutamente no. Io sono
tranquilla, insomma, credo di no". Il presidente della
Provincia Nicola Zingaretti ha addirittura annullato gli impegni
fuori città, ostentando tranquillità. Non si aggiungano "a
quelle vere le finte paure", dice, "finché si scherza si
scherza…". E comunque "il capitano è l’ultimo a lasciare la
nave". L’assessore di Roma Capitale alla Famiglia e alla
Educazione Gianluigi De Palo invita i romani a mandare anche
domani i figli a scuola.
Il Codacons, invece, presenta un esposto in Procura:
denunciando chiunque – blog, siti web, tv, radio, giornali, ecc.
– abbia diffuso informazioni contribuendo al panico generale su
una "frottola". Procurato allarme, abuso della credulità
popolare. Ma chi ha potuto astenersi dal raccontare quel
tormentone, che da giorni dilaga sulla rete? Dove si organizzano
feste, riti propiziatori, brindisi e picnic all’aria aperta,
aspettando il sisma? Toccherà denunciare anche il Guardian, e
El Mundo, a questo punto.
Intanto la Protezione civile ha affrontato la paura della
gente, dedicando un ampio approfondimento sul portale. C’é
anche una sorta di decalogo, con domande e risposte degli
esperti. No, non si può prevedere, in alcun caso, un terremoto.
Sì, il Giappone ha un sistema di Early Warning che in Italia
non decolla perché difficile da utilizzare, viste le
caratteristiche sismiche del territorio: concentrazioni urbane
vicini a possibili epicentri. Unica difesa è, insomma, la
protezione. No, Roma non è fra le zone più a rischio: nella
carta italiana delle zone sismiche è su 4 al numero 3,
"possibile oggetto di terremoti modesti". No, infine,
interrogandosi sulla fonte della ‘notizia’: Bendandi, sismologo
autodidatta non avrebbe mai citato ne l’11 maggio né la città
di Roma, nei suoi documenti. Tanto rumore…
Infondata che sia la paura per domani, si riflette sul
terremoto. I geologi laziali denunciano, ad esempio, che il
Lazio sia l’unica regione a rischio sismico a non avere
rappresentanti della categoria nei Geni civili. La Protezione
civile dà dritte importanti su come capire se la propria
abitazione è a rischio nella eventualità di un sisma.
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che dedicherà
la giornata di domani alla divulgazione sui terremoti,
ripercorre la storia di Roma degli ultimi mille anni, che "non
registra sismi devastanti". "Se un terremoto ci sarà domani –
conclude il presidente Enzo Boschi – o nei prossimi giorni, non
sarà forte".
(ANSA).
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