15 Giugno 2011

>>>ANSA/ SCUOLA: VIA LIBERA A CLASS ACTION CONTRO CLASSI-POLLAIO

OK CONSIGLIO STATO A CODACONS; MINISTERO, PRESTO PIANO EDILIZIA

(ANSA) – ROMA, 15 GIU – Stop alle aule superaffollate e via
libera a un’azione legale collettiva per tutelare chi nella
scuola vive e lavora tutti i giorni. Riflettori accesi sulla
scuola oggi, non soltanto per gli esami di Stato in corso per le
medie e in arrivo per le superiori.
Il consiglio di Stato ha, infatti, dato oggi il suo ok alla
class action promossa dal Codacons sulle cosiddette ‘classi
pollaio’ (ossia quelle aule sovraffollate dove il numero di
alunni supera il limite di 25), già accolta dal Tar del Lazio e,
mentre viale Trastevere, si è affrettato ad assicurare che il
piano per l’edilizia scolastica sarà emanato al più presto, il
Pd ha annunciato una proposta di legge per chiedere una
commissione parlamentare d’inchiesta sulla questione.
La decisione di Palazzo Spada – ha spiegato il Codacons –
rigetta il ricorso del ministro dell’istruzione Mariastella
Gelmini e dichiara “la piena ammissibilità della prima class
action italiana contro la pubblica amministrazione”. Ora –
secondo l’associazione dei consumatori – il ministero “dovrà
obbligatoriamente emanare il piano di edilizia scolastica come
stabilito dalle leggi vigenti”. Il Tar aveva già ordinato al
Ministro di emanare il Piano generale di edilizia scolastica, ma
il dicastero dell’Istruzione aveva presentato un ricorso al
Consiglio di Stato, ricorso ora rigettato sottolineando, tra
l’altro, la necessità di una “riqualificazione dell’edilizia
scolastica, in specie di quelle istituzioni non in grado di
reggere l’impatto delle nuove regole introdotte con riguardo
alla formazione numerica delle classi”.
Chiamato in causa il ministero dell’Istruzione ha assicurato
che il Piano Generale per l’edilizia scolastica sarà presentato
al più presto. “Il Piano sarà completato – si spiega in una
nota – e sottoposto alla firma dei ministri competenti
dell’Economia e dell’Istruzione. In seguito, al ministero delle
Infrastrutture, spetterà la gestione dei fondi stanziati dal
Cipe per il finanziamento degli interventi di edilizia
scolastica, mentre le Province e i Comuni dovranno realizzare
tutti gli interventi necessari per adeguare gli immobili che
ospiteranno le scuole statali di ogni ordine e grado”.
Intanto il Pd ha chiesto la convocazione di una specifica
commissione parlamentare d’inchiesta, sostenendo l’iniziativa
con il conforto dei dati: in Italia due edifici scolastici su
tre – ha denunciato – non sono a norma di legge; solo il 46 per
cento delle scuole ha il certificato di agibilità statica,
contro il 98 per cento della Germania, il 93 per cento della
Francia, il 92 per cento dell’Inghilterra e il 53 per cento
dell’Albania.
Per i sindacati non si può più perdere tempo. “Si mette in
discussione ogni giorno –  ha avvertito il segretario generale
della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo – la sicurezza e il diritto di
alunni e del personale della scuola ad avere a disposizione
spazi vitali per potere insegnare e apprendere meglio. La
ministra Gelmini dovrebbe vergognarsi per i colpi devastanti che
ha inferto con i tagli alla scuola pubblica”. (ANSA).

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