>>>ANSA/ MANOVRA: TICKET;FAZIO,STOP USO SBAGLIATO CODICI BIANCHI
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fonte:
- Ansa
VENDOLA, TASSA SULLA POVERTA’; PD, MALATI PAGANO BUCO BILANCIO
(ANSA) – ROMA, 29 GIU – Tornano i ticket sui pronto soccorso,
sia pure annunciati a partire dal 2012, secondo la bozza della
manovra finanziaria, ed è subito polemica.
L’introduzione del ticket sui codici bianchi, "peraltro già
presente in alcune regioni" va a "scoraggiare l’uso
inappropriato del pronto soccorso". A parlare è il ministro
della Salute Ferruccio Fazio spiegando che "nella manovra è
stato rifinanziato il ticket del 2011 e si è deciso di
reintrodurre, a partire dal 2012, il ticket sui codici bianchi,
già presente nel 2007". Questo, ha aggiunto, per "scoraggiare
la inappropriatezza delle prestazioni sanitarie". I ticket
riguarderanno non solo i codici bianchi del Pronto Soccorso ma
anche la specialistica ambulatoriale "due settori di spesa
cresciuti esponenzialmente negli anni all’insegna della
inappropriatezza e dello spreco".
Sulla questione si è scatenata quindi una vera battaglia
politica. Il Codacons ha calcolato che il ticket sanitario
peserebbe per circa 41 euro a famiglia, secondo le prime stime.
Secondo il presidente della Regione Puglia e leader di Sel,
Nichi Vendola, il ticket di 25 euro per i codici bianchi in
pronto soccorso, che più colpisce "i poveri" i quali si
rivolgono di più alle strutture pubbliche "é una tassa sulla
povertà". Per Margherita Miotto, capogruppo Pd in commissione
Affari sociali della Camera "é inaccettabile che il governo
introduca una nuova tassa, aumentando i ticket che pagheranno i
malati, per coprire il buco di bilancio".
Condanna dei provvedimenti emersi dalla bozza di manovra
economica anche dalla Cgil: "La spesa sanitaria in Italia è
già più bassa della media Ue e dei Paesi Ocse. Insistere con i
tagli, invece che riqualificare la spesa, vuol dire
‘programmare’ il disavanzo delle regioni, compromettendo il
difficile percorso di risanamento di quelle impegnate nei piani
di rientro", hanno detto la segretaria confederale, Vera
Lamonica, e il responsabile Politiche della salute, Stefano
Cecconi.
Il senatore del Pd e presidente della Commissione d’inchiesta
sul Servizio Sanitario Nazionale Ignazio Marino vede dietro alle
misure del ticket e del blocco del turn over "non solo il
controllo della spesa ma anche la volontà di ferire gravemente
il servizio sanitario pubblico per arrivare al 2013 con un
servizio inefficiente e a una nuova visione che va verso la
sanità privata" mentre per il presidente della Regione
Emilia-Romagna e della conferenza delle regioni, Vasco Errani,
la politica del ticket "in passato ha già rivelato la propria
inefficacia". L’Udc parla di misura "intollerabile" e l’Idv
di colpo di grazia alla sanità italiana.
Misura "odiosa ed iniqua", infine, per il Tribunale dei
diritti del malato secondo il quale è meglio usare la
fiscalità generale". (ANSA).
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