>ANSA-FOCUS/ MANOVRA: MEDICI, PENSIONATI, TRAVET;I NO PREVENTIVI
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fonte:
- Ansa
ANCHE COMMERCIANTI, AUTONOMIE; DUBBI SU TAGLI POLITICA E ORDINI
(ANSA) – ROMA, 29 GIU – Pensionati, medici, dipendenti
pubblici, commercianti e anche qualche ministro è arrabbiato
per i tagli ‘anti-deficit’ del ministro Giulio Tremonti.
E’ il fronte ‘anti-manovra’ che, come ogni anno, quando le
misure iniziano a prendere forma mette sul tavolo il suo ‘no’
preventivo. A volte si tratta di reazioni anche emotive, ma più
spesso i ‘niet’ sono dettagliati con tanto di tabelle e
proiezioni sull’effetto potenzialmente regressivo della manovra.
Come nel caso dei commercianti schierati contro l’ipotesi di un
aumento dell’Iva.
Ecco i ‘no’ alla manovra e le loro motivazioni:
– TAGLI A MINISTRI? ROTONDI PROTESTA, BRAMBILLA PRONTA: Sui
tagli al gettone dei ministri ci sono nel governo posizioni
opposte: protesta il ministro per l’Attuazione del programma
Gianfranco Rotondi sottolineando che il parlamentare
non "naviga nell’oro": dei 12mila euro circa fra indennità e
portaborse "per la famiglia ne restano 4mila". Pronta al
taglio invece il ministro del Turismo, Michela Vittoria
Brambilla.
– MEDICI SUL PIEDE DI GUERRA: L’estensione del taglio del 5%
anche agli stipendi del pubblico impiego inferiori ai 90mila
euro, spiega Fp Cgil, "vedrebbe maggiormente colpiti i
dirigenti medici del Ssn". I medici rappresentano infatti la
categoria più numerosa della dirigenza del pubblico impiego con
circa 118.000 unità.
– PENSIONI DONNE? NO SINDACATI: La norma verrebbe di molto
alleggerita con un aumento dell’età molto graduale. Cgil, Cisl
e Uil ritrovano unità sul ‘no’ all’aumento dell’età
pensionabile per le donne nel settore privato. Ma la norma
incontra anche i dubbi del ministro del Welfare, Maurizio
Sacconi che ma mediato per una diluizione dell’aumento.
– PREOCCUPAZIONE REGIONE, PROVINCE E COMUNI: I tagli sono
profondi e reiterati. Allentati solo un po’ dal ‘premio’ ai
virtuosi. Si disertano i tavoli e chiede un confronto al
Governo.
– COMMERCIANTI, ARTIGIANI, ROMANI: NO AUMENTO IVA.
Confcommercio, Confesercenti, Fipe, Coop, Federalimentare,
Federdistribuzione, Codacons, Nens ma anche Cgil e Fiom e lo
stesso ministro dello Sviluppo Paolo Romani dicono in coro ‘no’
all’aumento dell’Iva. Deprimerebbe i consumi, colpendo i
produttori e a cascata la crescita. La norma però non entra nel
decreto della manovra e quindi non scatterà subito; sarà
invece del ddl di riforma fiscale e quindi dovrà essere
attuata.
– IL MALUMORE DEI TRAVET: Il nuovo taglio agli stipendi e il
blocco del turn-over per dipendenti pubblici provoca diffuso
malumore. Anche perché – fanno notare i sindacati – i travet
hanno già ampiamente dato per risanare i conti del paese.
Oltretutto molti ministeriali, dopo le proposte di spostamento
della Lega, temono il trasferimento ‘coatto’.
– COLLABORATORI E MAZZIATI: Il no all’aumento dei contributi
per i parasubordinati è trasversale: dai sindacati a
Confindustria. Ma i più arrabbiati sono proprio loro: i
collaboratori che spesso non lo sono per scelta. Ma la norma
sembra oramai saltata.
– BORSA ALLARMATA PER TRANSAZIONI: Borsa italiana è
allarmata per la tassa sulle transazioni finanziarie (l’imposta
di bollo dello 0,15%) che invece sembra arriverà.(ANSA).
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