Dieci persone sono rimaste ferite ieri nel deragliamento del treno regionale Savona-Torino, incidente causato dalla gru di una ditta edile impegnata in lavori esterni alla ferrovia. Il locomotore e due carrozze sono stati urtati da una pesante trave in cemento, movimentata da un’ autogru a ridosso della linea, mentre verso le 12.30 il convoglio transitava nei pressi della fermata di Trinità, nel cuneese, e sono usciti dai binari. Il ferito più grave è la conducente del treno, che ha riportato un politrauma ed è stata trasportata in codice giallo all’ ospedale di Savigliano; gli altri 9 passeggeri sono stati medicati ai pronto soccorso di Mondovì e di Savigliano. «Abbiamo visto la morte in faccia – ha testimoniato uno dei viaggiatori del regionale 10130 partito da Savona poco prima di mezzogiorno -. Abbiamo sentito una forte botta, è stato terribile». Fortunatamente il convoglio, su cui si trovava un centinaio di persone, era in procinto di entrare in stazione e quindi viaggiava a velocità ridotta. Molti i passeggeri sotto choc, per i quali è stato attivato un servizio di sostegno psicologico per prevenire sintomi ansiosi e il disturbo traumatico da stress. Il Codacons ha richiesto che i coinvolti siano risarciti dei danni subiti, anche in assenza di lesioni fisiche. Da una prima ricostruzione, pare che la gru si fosse rovesciata prima dell’ arrivo del treno, che non è riuscito a frenare e a evitare l’ impatto nonostante abbia attivato la rapida. Sarà tuttavia la procura di Cuneo a stabilire le eventuali responsabilità dell’ incidente. Anche Rfi ha aperto un’ inchiesta per accertare la dinamica dell’ accaduto. Intanto la circolazione ferroviaria tra Fossano e Mondovì è stata sospesa e dovrebbe essere ripristinata entro lunedì, almeno a velocità ridotta; già ieri sono iniziate infatti le attività di rimozione. Nel frattempo è stato predisposto un servizio sostitutivo con bus.

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