11 Aprile 2010

GRAVE 80ENNE AZZANNATA DA UN ROTTWEILER

IL SOTTOSEGRETARIO MARTINI DIA LE DIMISSIONI  
 
IL CODACONS CHIEDE IL PATENTINO OBBLIGATORIO PER CHI HA PITBULL E ROTTWEILER

 
E’ in gravi condizioni una ottantenne aggredita da un rottweiler insieme ad altre due coetanee e ad un 50 enne che era intervenuto per cercare di soccorrerle.
Per il Codacons questa aggressione è l’ennesima drammatica dimostrazione che i cani non sono tutti uguali, come ha voluto ideologicamente sostenere il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini che nella sua ordinanza, attualmente in vigore, ha preferito tutelare il presunto diritto dei cani alla loro supposta uguaglianza invece della salute degli esseri umani, confondendo peraltro l’aggressività dei cani con la loro pericolosità.
La vicenda di oggi è la dimostrazione del fallimento di questa ordinanza, che, equiparando i rottweiler ai cocker, ha solo confermato il fanatismo animalista che l’ha originata. Quel cane ha aggredito ben 4 persone, che sono state salvate da conseguenze ancora peggiori solo grazie all’intervento di un carabiniere che ha dovuto sparare al cane perché interrompesse l’aggressione. Per un cocker sarebbe bastata una pedata.
Il Codacons chiede le dimissioni del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, che ha la responsabilità di aver cancellato senza giustificazione alcuna la lista delle 17 razze ritenute potenzialmente più pericolose, tra le quali appunto il rottweiler, eliminando conseguentemente tutti i rimedi collegati a questa lista, dall’obbligo per i padroni di questi cani di condurli sia con il guinzaglio che con la museruola a quello di stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi.
Il Codacons chiede non solo il ripristino delle 17 razze, ma anche l’obbligo del patentino per i proprietari di questi cani. Attualmente, infatti,  è obbligatorio solo ex post, ossia dopo il cane ha già dimostrato al veterinario di essere aggressivo e pericoloso, ossia dopo che ha morsicato e ridotto in fin di vita qualcuno. L’ordinanza della Martini, infatti, all’art. 3 comma 2 stabilisce che  i servizi veterinari decideranno le misure di prevenzione e la necessità di un intervento terapeutico comportamentale  “nel caso di rilevazione di rischio potenziale elevato, in base alla GRAVITA’ delle eventuali lesioni provocate a persone, animali o cose”, ossia  solo dopo che le aggressioni si sono verificate. Anzi, non basterà essere morsicati, ma occorrerà che le lesioni provocate dal cane siano GRAVI !!!!

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