12 Dicembre 2012

Grandi navi, sono tre i filoni dell’ inchiesta

Grandi navi, sono tre i filoni dell’ inchiesta

 

Le indagini della Procura sulle grandi navi proseguono. E il prossimo passo sarà l’ acquisizione dei dati sull’ aumento del traffico crocieristico negli ultimi anni, per poi valutare l’ opportunità di disporre una nuova consulenza sugli eventuali danni ambientali causati in laguna da questi giganti del mare. Una decisione presa nel corso di una recente riunione dei magistrati dell’ area reati ambientali, coordinata dal procuratore aggiunto Carlo Mastelloni. I procedimenti aperti sulle grandi navi sono ben tre, assegnati al sostituto procuratore, Giorgio Gava. Lo stesso che quattro anni fa aveva già avviato un’ inchiesta analoga, ma incentrata sugli effetti idrodinamici di questo traffico, cioè sui presunti danni alle rive causati dal passaggio delle navi. In quell’ occasione erano state acquisite le consulenze dell’ Autorità portuale che aveva concluso per l’ irrilevanza dei danni sul fronte del moto ondoso, delle vibrazioni, dell’ acustica e dei fumi. E la Procura non aveva trovato nulla di rilevante penalmente, anche per la mancanza dell’ elemento doloso in un eventuale danneggiamento. Ora però, a fronte di nuove segnalazioni, la Procura vuole capire se quelle consulenze siano ancora valide, o se non sia il caso di disporne una propria. Ed ecco la decisione di acquisire dati puntuali sull’ aumento del traffico, che potrebbe aver modificato il quadro giudicato tranquillizzante dai consulenti del Porto quattro anni fa. Alla base di queste nuove indagini c’ è anche l’ esposto presentato, quest’ estate, da Comitato no grandi navi, Medicina democratica, associazione Bortolozzo e AmbienteVenezia. Un dossier incentrato soprattutto sull’ inquinamento atmosferico e integrato, in questi giorni, anche dalla recente lettera del dipartimento di prevenzione dell’ Ulss 12 che, a proposito delle ultime rilevazione dell’ Arpav, ancora una volta tranquillizzanti rispetto al traffico crocieristico, le aveva giudicate non sufficienti, suggerendo una “rivelazione mirata” sugli effettivi inquinati al passaggio delle navi. Ma la Procura ha all’ esame anche un altro esposto, questa volta a firma del Codacons, sulla sicurezza dei trasporti in laguna e le presunte inadempienze per il mantenimento del passaggio delle grandi navi. Insomma un quadro variegato per queste indagini ancora alle prime battute. Ipotesi di reato: il getto pericoloso di cose e l’ omissione di atti d’ ufficio. © riproduzione riservata.

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