Grandi marchi via dal mercato sul latte indagano due Procure
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fonte:
- Il Messaggero
Polemica sull`Itx
Grandi marchi via dal mercato sul latte indagano due Procure
ROMA – I prodotti Granarolo, Parmalat, Newlat e Nestlè sono stati ritirati dai supermercati e superstore Basko, canale di vendita del Gruppo Sogegross, che ha oltre 50 punti vendita dislocati tra Liguria, Piemonte e Toscana. E` quanto fa sapere una nota della Basko. Ritirati anche alcune confezioni di Giglio e Polenghi dalla catena Carrefour di Genova. Il ritiro è avvenuto su richiesta delle stesse case produttrici, nel corso degli ultimi giorni, con lettere indirizzate alle catene di distribuzione. I ritiri sarebbero stati decisi nel timore che nelle confezioni vi sia un eventuale contaminazione da Itx. “I supermercati e superstore Basko hanno ultimato il ritiro dei prodotti – è scritto in un comunicato della catena commerciale – di alcuni tipi di latte scremato, latte ad alta digeribilità, panna, crema al cacao, succhi di frutta in Tetra Pak, che si presumevano non conformi. Il ritiro è stato mirato alla gestione di prodotti non conformi (o presunti tali) ricercando i lotti o le date di scadenza interessate“. In un negozio per la prima infanzia di Rapallo, in provincia di Genova, è stata trovata una circolare della Milupa dove si chiede di “ritirare tutte le confezioni di latte con scadenza 1 agosto 2006“ andando oltre il decreto della Procura di Ascoli. Intanto, cresce la tensione. Le Associazioni dei consumatori, Codacons e Adusbef, inviano un esposto alla Procura e chiedono chiarimenti al Ministero delle politiche agricole. La Tetra Pak, comunque, la multinazionale svedese che fornisce i contenitori, per ora non risulta tra gli indagati dell`inchiesta avviata ad Ascoli Piceno. Un altro fascicolo verrà aperto dalla Procura di Genova, sulle circolari inviate da Granarolo, Parmalat, Milupa, Giglio e Polenghi per il ritiro dei prodotti e acquisite dagli investigatori del Corpo forestale dello Stato nell`Ipercoop di Carasco e in un punto vendita della Carrefour, a Genova. Mentre le Procure indagano, le Associazioni dei consumatori danno battaglia. “Per gli esperti Usa – affermano Codacons e Adusbef – l`Itx (sostanza presente nell`inchiostro usato per la stampa, ndr) sarebbe molto pericoloso, ed è indicato a rischio alto“. A sostegno delle accuse Codacons e Adusbef portano una pubblicazione intitolata “Human Health an ecological Hazard results“, contenente una tabella di sostanze chimiche, tra cui, alla voce 2, l`Isopropyl thioxanthone (in sigla Itx), in cui si afferma che il “valore più basso“ tollerabile è lo 0,004 mg per litro, che corrisponde a 4 microgrammi per litro; mentre alla voce 4/Itx il limite è dello 0,030 mg per litro, ossia 30 microgrammi per litro. “Ciò significa – sostengono le Associazioni – che negli Stati Uniti valori che oscillano da 4 a 30 microgrammi di Itx rappresentano un rischio elevato“. “Da noi – sempre secondo le Associazioni dei consumatori – la quantità di Itx riscontrata sarebbe pari a 250 microgrammi“. Allora? Esiste un reale pericolo per la salute? “Abbiamo fatto accertamenti attraverso l`Istituto superiore di Sanità – rassicura Cesare Cursi, sottosegretario del ministero della Salute – Sappiamo che l`Itx non è nocivo, nè pericoloso. Il commissario dell`Agenzia europea sul rischio chimico, che ha sede a Parma, ha confermato che non c`è tossicità per la salute“. E i prodotti ritirati? O i controlli in corso? “Si fanno a tutela dei cittadini – sostiene ancora Cursi – per verificare eventuali contaminazioni. In proposito abbiamo firmato un protocollo tra Regioni e Comuni. In ogni caso, vorrei sottolineare che gli allarmismi alimentari poi non trovano corrispondenza in rischi oggettivi“. Nel frattempo la Commissione europea e i 25 stati membri al momento non hanno ritenuto necessario varare misure a livello comunitario. In realtà stanno aspettando il parere scientifico che l`Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) renderà noto il 7 dicembre.
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