Grande Fratello: la squalifica di Massimo scatena le proteste
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fonte:
- La Stampa
DA LASTAMPA.IT
TORINO Alzata di scudi in favore di Massimo Scatarella. Il concorrente pugliese eliminato dal Grande Fratello perchè reo di aver pronunciato una bestemmia ha scatenato non poche reazioni in molti ascoltatori del reality e in molti nostri lettori. Sui social network sono stati aperti gruppi in favore di "Pitbull" e sono moltissimi i messaggi che circolano sulla rete (molti di questi giunti anche alla nostra redazione). Il popolo digitale punta il dito verso le associazioni che sin da subito hanno chiesto la squalifica del concorrente: gli internauti chiedono al Moige (Movimento Italiano Genitori) e al Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’ Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) perchè non siano intervenuti nei confronti di comportamenti considerati discutibili soprattutto per un programma trasmesso in prima serata. Dai baci saffici fra Sarah e Veronica ai comportamenti irriguardosi di Mauro nei confronti di Carmela, sono tanti gli esempi che vengono citati. Sul caso specifico della bestemmia, chi protesta non solo sottolinea che in dialetto barese l’ espressione di Massimo non sarebbe un’ espressione blasfema (ma vorrebbe dire "seguire qualcuno in capo al mondo"), ma anche che vi sarebbero due precedenti non puniti proprio in questa edizione del reality. In particolare sul web sono stati pubblicati i video che incastrerebbero George e Mauro. Il primo, già dopo poche ore dall’ ingresso nella Casa, se la sarebbe presa con la madre di Gesù (seppur storpiandone il nome), il secondo nominerebbe il nome di Dio fermandosi prima di aggiungervi qualcosa che lo porti alla bestemmia. Di qui la richiesta di squalificare anche Mauro, dato che il "Principe" è già uscito dal programma. Questione di interpretazioni? I fans di Massimo hanno le idee molto chiare: "Chi ha la capacità di discernere ha capito il senso di quella frase e ha anche capito che Massimo Scattarella non è come è stato dipinto: è un ragazzo che ha superato grosse difficoltà, che fatica a crearsi una vita tranquilla come vorrebbe, ma che nel panorama così povero di valori positivi, si distingue perché ricorda valori quali lealtà, famiglia, fedeltà, amicizia ormai caduti nel dimenticatoio. Massimo per chi lo ha seguito bene rappresenta un uomo che si vuole riscattare e diventare migliore e sono proprio le associazioni cristiane e cattoliche, nel nome di un dio che solitamente perdona, a ributtarlo nel fango?" L’ impressione è che il metro di giudizio del Grande Fratello sia dettato dalla chiara evidenza del fatto: la situazione di Massimo, a differenza di George e Mauro, era troppo evidente perchè il video lo inquadrava direttamente, l’ audio delle parole pronunciate era molto chiaro e la situazione non portava ad alcuna giustificazione (sempre che l’ alterazione emotiva possa giustificare un’ espressione blasfema). Questa situazione fa in effetti riflettere sul mal costume attuale: senza entrare nelle tematiche giuridiche legate alla bestemmia, fra questioni di reato e illeciti amministrativi, rimane il fatto che il linguaggio all’ interno della Casa è certamente molto volgare. Ma purtroppo non è solo una questione di reality. Basta pensare alle partite di calcio della Serie A: nella maggior parte delle immagini rallentate dopo falli, gol mancati o decisioni arbitrali, vengono sempre trasmesse espressioni più o meno evidenti di insulti e terribili bestemmie. Eppure queste non solo vengono trasmesse, ma spesso anche non sanzionate da chi gestisce il "circo del pallone". Tornando al Grande Fratello, dopo la squalifica Massimo non è entrato in studio perchè mandato in hotel per una settimana a riflettere. Questo ha fatto pensare a un possibile perdono da parte degli autori o, addirittura come chiedono sul web, a un possibile reintegro deciso dal televoto degli spettatori. Martedì scorso, però, durante la puntata di "Pomeriggio 5" è stato chiaramente specificato che la squalifica è definitiva. Dunque le speranze sono minime, se non nulle. Di certo per gli autori del reality la perdita di un concorrente come "Pitbull" non può essere considerata positiva: per quanto lunedì scorso la suspence per il verdetto sia stata gestita ad arte, la perdita è importante. Il pugliese si è dimostrato, nel bene e nel male, un personaggio sin da subito e la curiosità di sapere come sarebbe andata la settimana fra lui e Veronica rimane alta, soprattutto vedendo la reazione della romana, più disperata nei suoi confronti di quanto per la "perdita" di Sarah.
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