28 Luglio 2003

È globale il rischio delle vacanze “bidone“

È globale il rischio delle vacanze “bidone“

Dal villaggio “fantasma“ della Grecia ai bagagli scomparsi a Cuba, all`albergo siciliano tutto diverso dal dépliant


Il grande esodo estivo è all`orizzonte, soffia forte l`aria delle vacanze, ma non mancano le nubi dei “viaggi bidone“, del “raggiro“, che hanno già oscurato le ferie a più di qualcuno. Stanno infatti cominciando a piovere sui tavoli delle associazioni provinciali che tutelano i diritti dei consumatori numerosi e variegati casi di vacanze rovinate, dalle valigie perse, dall`albergo completamente diverso da quello visto in fotografia sul depliant, da caparre non restituite e da viaggi aerei in ritardo o impossibili da anticipare. Ecco alcuni casi, raccontati da Federconsumatori, Codacons e Associazione per la tutela dei diritti del viaggiatore, che la dicono lunga sugli “intoppi“ che possono presentarsi sul cammino dei vacanzieri e anche una serie di consigli utili, da tenere presente in caso di necessità anche alla luce della statistiche nazionali sui viaggi deludenti che lo scorso anno davano per rovinate le ferie di un italiano su tre. Tra le località messe maggiormente sotto accusa c`erano il Mar Rosso, i Caraibi, le Maldive, alcune località del Mediterraneo e nelle isole della Grecia.
IN GRECIA. Ed è proprio in un`isola ellenica, a Rodi, che hanno avuto un`amara sorpresa due coniugi pordenonesi che avevano prenotato la vacanza in un villaggio, magnificato dall`operatore turistico, ma quando sono sbarcati sull`isola hanno saputo che era ancora in costruzione e si sono visti costretti a soggiornare in albergo.

IN SICILIA.Brutta sorpresa anche per una coppia di Cordenons che si è ritrovata in Sicilia in un albergo che non assomigliava neppure lontanamente a quello visto sul depliant. Inoltre la spiaggia era sporca e il cibo scadente, sicché dopo una settimana è rientrata a casa. La coppia in questione non ha però scritto il reclamo entro 10 giorni dal rientro e ora non potrà ottenere il risarcimento.A CUBA. Altro caso, segnalato dalla Federconsumatori provinciale, quello di una coppia di Pordenone volata a Cuba (Paese che ha dato i natali alla moglie), rimasta vittima della perdita dei bagagli e ancora, a distanza di due mesi, non solo non li ha ritrovati ma non ha neppure ottenuto una risposta dal Tour operator che ha organizzato loro il viaggio, alla richiesta di risarcimento danni (di 2000 euro). «Il tour operator, come spesso accade – dicono alla Federconsumatori – adotta la tecnica dello “scarica barile“, dà la colpa alla compagnia aerea, temporeggia con l`assicurazione eccetera. Mentre la normativa prevede che sia il tour operator a risarcire il danno e poi a rivalersi su chi gli ha ceduto il servizio».A PARIGI.Infine il caso di un medico che, colpito da colica renale mentre si trovava a Parigi, non è riuscito a ottenere di anticipare il rientro di un giorno. «Non solo – precisa l`avvocato pordenonese Vitto Claut, presidente del Codacons nonchè dell`Associazione per la tutela dei diritti del viaggiatore – ma per parlare con l`ufficio reclami, il medico ha fatto ben 84 chiamate al call center della compagnia aerea, senza mai ottenere risposta. Un servizio, dunque, del tutto inutile. Pertanto nella denuncia che mi appresto a fare, sottolineerò anche che la compagnia fa pubblicità ingannevole, perché negli spot pubblicitari si vanta di essere vicina alla gente, mentre in questo caso non le ha neppure dato ascolto».

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