Gli scioperi raddoppiano a Roma
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fonte:
- Giornale d`Italia
a rischio tutte le linee dal centro alla periferia. inascoltato l’ appello del garante sul restyling della legge
Due scioperi in venti giorni. Giovedì 6 luglio Roma rischia di rivivere un altro blocco dei trasporti. Era già successo venerdì 16 giugno, quando l’ astensione dal lavoro in Atac, Roma Tpl, Trenitalia e Cotral ha mandato completamente in tilt la mobilità capitolina. E tra pochi giorni potrebbe accadere di nuovo, anche perché lo sciopero indetto dal Sul sarà di 24 ore, mentre quelli dell’ Usb e della Confail saranno di 4, rispettivamente dalle 11 alle 15 e dalle 8,30 alle 12,30. Si prospetta, dunque, un’ altra giornata difficile per i trasporti romani, che comunque saranno assicurati durante le due fasce di garanzia in cui il servizio funzionerà regolarmente: fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Non basteranno certamente per creare seri disagi ai romani, pendolari e turisti, proprio quest’ ultimi che stanno invadendo la Capitale per ammirare le sue bellezze nonostante l’ afa. La rete di Atac, la municipalizzata dei trasporti, dovrebbe subire le criticità più rilevanti. A rischio bus, tram, metropolitane e ferrovie Roma Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle. Non andrà meglio ai cittadini delle periferie, che dovranno fare i conti con l’ agitazione della Roma Tpl. Gli scioperi provocheranno un vortice di polemiche. Già venti giorni fa il garante per gli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, ha mandato un chiaro messaggio al Parlamento: “Ad oggi noi, come Autorità di garanzia, possiamo solo fare segnalazioni”, sostenendo che “è necessario l’ intervento del legislatore, perché l’ ultima modifica è stata quella del 2000 e oggi siamo nel 2017”. Dunque, per il garante degli scioperi, “la legge avrebbe bisogno di un restyling”. C’ era andata giù pensante anche l’ associazione dei consumatori Codacons, che ha definito lo sciopero “una vera e propria vergogna”, parlando addirittura di un “disastro viabilità”. Le conseguenze sono naturalmente ricadute e ricadranno ancora sugli utenti. “Ci chiediamo se sia ancora tollerabile – era la richiesta del Codacons – che in una città fragile come Roma si consentano scioperi così frequenti in un settore delicato come quello dei trasporti, con l’ unica conseguenza di utilizzare gli utenti come ostaggi per rivendicazioni sindacali che sono sicuramente giuste, ma che vengono attuate in modo del tutto sbagliato”.
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