Gli influencer si adeguano alle richieste dell’ Antitrust
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fonte:
- Prima comunicazione online
Gli influencer hanno recepito le indicazioni dell’ Antitrust in materia di pubblicità trasparente sui social media. Ma “il monitoraggio del fenomeno proseguirà”. E’ quanto si legge in una nota del Garante , che ricorda come nel luglio scorso abbia “inviato lettere di moral suasion a sette influencer e undici società titolari di marchi di grande notorietà al fine di sollecitare la massima trasparenza e chiarezza sull’ eventuale contenuto pubblicitario dei post pubblicati”. Gli influencer, spiega l’ Antitrust, “hanno recepito le indicazioni non solo per i post oggetto di moral suasion, ma anche per i propri post relativi ad altri marchi. Inoltre, i titolari di marchi si sono impegnati a richiedere, anche per il futuro, ai propri testimonial l’ inserimento di chiare avvertenze sulla finalità promozionale dei contenuti diffusi tramite social media secondo i principi delineati dall’ Autorità”. Nella foto Giovanni Pitruzzella; a destra: Chiara Ferragni, Fedez e Belen Rodriguez L’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, spiega nel dettaglio il comunicato, ha così “concluso positivamente una prima iniziativa in uno dei settori maggiormente innovativi, quello dell’ influencer marketing, che è diventato una potente forma di pubblicità. Scopo dell’ intervento è contrastare la diffusione attraverso i social media di messaggi che non rappresentano in modo trasparente il loro carattere promozionale: gli influencer, infatti, sono personaggi di rifermento del mondo online, in grado di influenzare i gusti del pubblico mostrando sostegno o approvazione per determinati marchi e generando così un effetto pubblicitario, senza palesare, tuttavia, in alcuni casi la finalità pubblicitaria della comunicazione in modo chiaro e inequivocabile ai consumatori”. A luglio scorso, appunto, le prime lettere, rivolte ad alcuni vip – da identificare, secondo quanto riportato dall’ agenzia Ansa, in Fedez, Chiara Ferragni, Belen Rodriguez, Alessia Marcuzzi, Anna Tatangelo, Melissa Satta e Federica Pellegrini – inviate in collaborazione con il nucleo Antitrust della Gdf, dopo segnalazioni dell’ Unc e del Codacons. L’ Autorità ha quindi invitato formalmente i destinatari delle moral suasion a rendere chiaramente riconoscibile la finalità promozionale, ove sussistente, di tutti i contenuti diffusi mediante social media, attraverso l’ inserimento di apposite avvertenze, quali, a titolo esemplificativo e alternativo, #PUBBLICITA’ BRAND, #SPONSORIZZATO DA BRAND, #ADVERTISING BRAND, INSERZIONE A PAGAMENTO BRAND, o, nel caso di fornitura del bene ancorché a titolo gratuito, #PRODOTTO FORNITO DA BRAND. Questo primo intervento dell’ Autorità, spiega il Garante stesso, “ha assunto un valore segnaletico per gli operatori interessati dal fenomeno dell’ influencer marketing: anche personaggi e titolari di marchi che non erano stati destinatari delle lettere di moral suasion, infatti, stanno opportunamente inserendo le avvertenze richieste”. Ma, per l’ ampiezza e il proliferare dei contenuti sui social network, “l’ Autorità continuerà a monitorare il fenomeno adottando, di volta in volta, le misure che riterrà più opportune per contrastarlo”.
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