4 Marzo 2012

Gli esclusi: ha paura di noi?

Gli esclusi: ha paura di noi?


GROSSETO – Rimangono dentro le istituzioni (Regione Toscana, Comune del Giglio, Provincia di Grosseto e i ministeri), oltre ai familiari delle vittime, i passeggeri, l’ equipaggio e la Costa Crociere. Fuori, invece, le associazioni: Legambiente, Lipu, Codacons, Sos Concordia e altre. L’ aula dell’ incidente probatorio, nell’ insolito scenario del Teatro Moderno di Grosseto, si ricompone così, dopo 40 minuti di camera di consiglio. A sollevare obiezioni sulla presenza delle associazioni è stato per primo il legale del comandante Schettino, l’ avvocato Bruno Leporatti, che ha chiesto di escluderle dall’ incidente probatorio. «La difesa del comandante vuole cacciare tutti – denuncia Carlo Rienzi, presidente del Codacons – tranne Costa Crociera, nonostante dovrebbe pure esserci conflitto fra i due». Ma poco dopo l’ ora di pranzo, a quattro ore dall’ inizio dell’ incidente probatorio, è proprio il gip Valeria Montesarchio ad estromettere dall’ aula le associazioni del consumatori e ambientaliste. Una decisione arrivata dopo aver rilevato che l’ oggetto delle perizie sulla scatola nera è attinente al solo reato di naufragio. Nonostante la nuova contestazione fatta dalla Procura per il reato di habitat naturale, questa non è abbastanza per il giudice per far scattare il coinvolgimento delle associazioni, che inizialmente erano state accolte come parti offese. E Costa Crociere? Resta in aula con i suoi legali, in quanto proprietaria della nave. Furiose le associazioni: «E’ una decisione molto grave e sbagliata – dice Rienzi – che depone male e toglie la possibilità ai cittadini di essere presenti a un processo così importante». Codacons ieri ha anche annunciato di aver presentato un ricorso in Cassazione contro la decisione dei domiciliari al comandante Schettino: «Vogliamo che ritorni in carcere perchè temiamo l’ inquinamento delle prove, o che possano esserci strani accordi per scaricare le responsabilità su qualcuno», dice Rienzo. Non solo: partirà presto un esposto a Genova contro le Capitanerie di porto: «Potevano sapere dove si trovava la nave istantaneamente – continua Rienzi – e quindi mandare subito i soccorsi, senza aspettare che qualcuno gli avvertisse». «Un errore» dice ancora l’ avvocato Pier Paolo Lucchesi, legale dell’ associazione Sos Concordia. E poi aggiunge: «Valuteremo la possibilità di impugnare questa decisione, anche perchè lo stesso pubblico ministero aveva dato una valutazione positiva sulla nostra presenza». Infine Legambiente: «A sentire l’ avvocato viene da pensare che il comandante Schettino abbia paura di noi. Non si spiega altrimenti la richiesta di escludere Legambiente e altre associazioni tra le parti offese», conclude il vicepresidente dell’ associazione. F. S. RIPRODUZIONE RISERVATA.
 

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