GLI ALIMENTARI MAI COSì CARI. PREZZI SU DEL 5%
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fonte:
- Il Mattino
Inflazione al 2,9% Pane +12,5%, pasta +14,4% e un rialzo del 10% per il latte
Dentro il carrello poco. O almeno lo stretto necessario. Sì perché con i prezzi che girano tra gli scaffali dei supermercati e quelli dei negozi fare la spesa diventa sempre più caro. A febbraio l`inflazione è ancora ai massimi: +2,9% su base annua, lo stesso livello di gennaio, mese in cui si era toccato il record dal 2001. A dare la bordata più forte sono stati ancora una volta gli alimentari: mai così costosi dal 1996. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, i prezzi dei prodotti di cibo e bevande sono infatti cresciuti del 5%, il massimo dal 1996. Nel complesso in un mese i prezzi sono aumentati dello 0,3%. L`impennata del prezzo del grano a livello internazionale ha portato aumenti a due cifre per il pane (+12,5%) e per la pasta (+14,4%). Ma meglio non è andata anche al latte, con un rialzo del 10%. Inferiore ma decisamente sostenuto l`incremento del prezzo della carne (+3,7%), anche se una prima inversione di tendenza si è cominciata a vedere per il pollame. Rispetto a gennaio, i prezzi del settore sono diminuiti dello 0,5%. E a rallentare è stato anche il ritmo di crescita annuale, passato dal +6,7% di gennaio al +5,7% di questo mese. La corsa non si è fermata neanche per i carburanti, con la benzina aumentata del 13% e il gasolio del 17%, nonostante nelle rilevazioni (effettuate il primo e il 15 del mese) non siano rientrati i record degli ultimi giorni. La spinta è arrivata anche dai trasporti (+5,5%), con l`incremento in particolare dei trasporti aerei (+8%), di quelli stradali e di quelli marittimi (+5,6% per entrambi). A contenere i rialzi sono stati invece i medicinali e le comunicazioni che hanno confermato la flessione in atto ormai da mesi per entrambi i settori. I dati fanno scattare l`allarme tra consumatori e sindacati che chiedono interventi per sostenere il potere d`acquisto delle famiglie. Marigia Maulucci, segretario confederale della Cgil, è preoccupata soprattutto per la convergenza tra inflazione che cresce e Pil che diminuisce, situazione che dimostra “la stagflazione della nostra economia“. Per Gianni Baratta della Cisl, si fa sempre più “urgente e drammatica la necessità di affrontare il tema dei redditi e delle pensioni“. Così come per Antonio Foccillo, segretario confederale della Uil, serve ridurre le tasse ed adottare una nuova politica contrattuale. Guardando in particolare agli alimentari, il Codacons parla di rincari “folli“ che avranno come unico effetto quello di deprimere i consumi. Adusbef e Federconsumatori invocano un “accordo bipartisan per restituire, anche attraverso strumenti fiscali, potere di acquisto ai percettori di reddito fisso, lavoratori e pensionati, incrementandolo almeno di 1.000 euro l`anno“, mentre l`Adiconsum arriva a chiedere i prezzi amministrati. I commercianti sono invece compatti nel respingere ogni attacco e polemica contro la categoria e nell`identificare la causa degli aumenti nell`impennata delle materie prime. Intanto, Mr Prezzi intensifica il confronto con le categorie “per imprimere un cambiamento“, ovvero per affrontare inflazione, caro petrolio e caro grano. “L`inflazione al 2,9% a febbraio conferma l`impatto negativo sui prezzi al consumo dei beni e servizi di prima necessità che, anche in Italia come nel resto d`Europa, è determinato dall`onda lunga del caro petrolio e del caro grano a livello internazionale“. Per imprimere un cambiamento – secondo il Garante – è assolutamente necessario intensificare la sorveglianza per evitare comportamenti speculativi e attivare iniziative di contenimento dei prezzi come quelle portate avanti da alcune regioni e comuni. Infatti “l` elemento strategico nella lotta al caro vita – sottolinea – è portare avanti un serrato confronto con le categorie per ottenere impegni formali a limitare gli incrementi dei prezzi. Questo metodo – ricorda il Mr Prezzi – è stato messo in opera con successo alla fine di gennaio quando è stato convocato il tavolo di confronto sulle carni“. In quest`ottica, Lirosi ha in programma nel mese di marzo nuovi incontri con panificatori e imprese di assicurazione. Ad aprile, invece, il secondo appuntamento sul latte. Il capitolo degli alimentari continua ad essere quello dai rincari più vistosi: guidano la classifica degli aumenti il pane, la pasta e il latte. Resta cara anche la carne.
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